Proponiamo un ripasso delle regole di contribuzione INPS per artigiani e commercianti. Nel 2025 le aliquote contributive per artigiani e commercianti raggiungeranno il 24%, con agevolazioni per chi si iscrive per la prima volta o ha già una pensione.
Scopriamo tutte le novità, le opportunità di riduzione e le modalità di pagamento.
Contribuzione 2025 per artigiani e commercianti: aliquote, novità e scadenze
Con il comma 22 dell’art. 24 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, nella L. 22 dicembre 2011, n. 214, è stato previsto che, con effetto dal 1° gennaio 2012, le aliquote contributive pensionistiche di finanziamento e di computo delle gestioni pensionistiche dei lavoratori artigiani e commercianti iscritti alle gestioni autonome dell’Inps devono essere incrementate di 1,3 punti percentuali e successivamente di 0,45 ogni anno fino a raggiungere il livello del 24%.
Le aliquote 2025
Ne deriva, di conseguenza, che, per l’anno 2025, le aliquote contributive per il finanziamento delle gestioni pensionistiche dei lavoratori artigiani e commercianti risultano di entità pari alla misura del 24,00%.
Inoltre, si sottolinea che trovano applicazione:
- per gli artigiani e gli esercenti attività commerciali con più di sessantacinque anni di età, già pensionati presso le gestioni dell’Inps: la riduzione del 50% della contribuzione dovuta;
- l’art. 1, comma 186, della L. 30 dicembre 2024, n. 207 (legge di Bilancio 2025), che ha previsto una riduzione contributiva in misura del 50% dei contributi previdenziali dovuti a favore dei lavoratori che si iscrivono nel corso dell’anno 2025 per la prima volta a una delle Gestioni speciali autonome degli artigiani e degli esercenti attività commerciali di cui al comma 1 dell’articolo 1 della legge 2 agosto 1990, n. 233, e che percepiscono redditi di impresa, anche in regime forfetario;
- l’art. 1, comma 380, della L. 30 dicembre 2025, n. 178 (legge di Bilancio 2021), ha previsto un indennizzo in occasione della cessazione definitiva dell’attività commerciale, senza avere raggiunto i requisiti per la pensione di vecchiaia;
- ai sensi del citato articolo 1, comma 380, della L. 178/2020, gli iscritti alla Gestione degli esercenti l’attività commerciale sono tenuti al versamento di un’aliquota contributiva aggiuntiva nella misura dello 0,48% di cui la quota pari allo 0,46% destinata al finanziamento del Fondo per la razionalizzazione della rete commerciale che garantisce il pagamento degli indennizzi per la cessazione definitiva dell’attività commerciale e la quota pari allo 0,02% devoluta alla Gestione dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli esercenti attività commerciali.
oltre al contributo per le prestazioni di maternità fissato nella misura di € 0,62 mensili.
Inoltre, è bene tenere in considerazione che:
- coloro che esercitano l’attività di affittacamere;
- i produttori di terzo e quarto gruppo iscritti alla gestione dei commercianti;
non sono soggetti all’osservanza del minimale annuo di reddito e, di conseguenza, i medesimi sono tenuti al solo versamento dei contributi a percentuale Ivs calcolati sull’effettivo reddito, maggiorati dell’importo della contribuzione, dovuta per le prestazioni di maternità, pari a € 0,62 mensili.
Ai fini procedurali, si ritiene opportuno porre in risalto che il D.Lgs. 12 febbraio 2024, n. 13, ha introdotto l’istituto del concordato preventivo biennale, volto a favorire l’adempimento spontaneo degli obblighi dichiarativi da parte dei contribuenti esercenti attività d’impresa, arti o professioni che applicano gli indici sintetici di affidabilità (ISA) di cui all’art. 9-bis del D.L. 24 aprile 2017, n. 50. Detto istituto del concordato preventivo biennale non fa venire meno gli obblighi contributivi, e la base imponibile concordata assume rilevanza, tra l’altro, ai fini della determinazione dei contributi previdenziali obbligatori. Ne deriva, di conseguenza, che sussiste la possibilità per il contribuente di corrispondere i contributi sul reddito effettivo se di importo superiore a quello concordato.
Contribuzione Ivs sul minimale di reddito
Per l’anno 2025:
- il reddito minimo annuo da prende