In ritardo rispetto all’approvazione del MEF, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale solo il 10 Settembre il decreto di aggiornamento degli ISA 2024 (periodo d’imposta 2023). Se il decreto non influisce sui calcoli, in quanto il software ne teneva già conto, va verificato l’impatto sul concordato preventivo biennale.
È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale (Supplemento Ordinario) n. 24 del 10 settembre scorso il decreto del MEF del 29 aprile 2024 con il quale sono state approvate le ultime modifiche agli indici sintetici di affidabilità (ISA). Si tratta, però, solo della pubblicazione tardiva del decreto senza che si verifichi alcun effetto sui calcoli effettuati con il software nella versione 2.0 (del 15 giugno 2024).
Pertanto, non si verificherà alcun effetto neppure con riferimento all’ammontare del reddito proposto (ed eventualmente accettato) relativo alla disciplina del concordato preventivo biennale.
Decreto Aggiornamento ISA 2024: le novità
Deve però considerarsi che, se da una parte il decreto pubblicato tardivamente non impatta sugli ISA (i calcoli già effettuati sono validi), non sono da escludere ulteriori modifiche alla disciplina del concordato preventivo in sede di conversione in legge del c.d. decreto omnibus.
Secondo quanto affermato con le ultime dichiarazioni del vice – ministro Leo dovrebbe essere diffusa entro breve la circolare dell’Agenzia delle entrate con le indicazioni relative al nuovo strumento di compliance.
NdR: ne abbiamo parlato qui: ISA 2024 tra affidabilità fiscale e concordato preventivo biennale
Il decreto che ha aggiornato gli ISA è datato, come detto, 29 aprile. Il provvedimento era già stato diffuso sul sito dell’Agenzia delle entrate. Il relativo software ne teneva già conto, ma mancava esclusivamente la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Il decreto ISA ha aggiornato gli indicatori di affidabilità tenendo così conto delle modifiche congiunturali.
Le modifiche sono quelle approvate secondo quanto previsto dall’art. 9 – bis, comma 2 del D.L. n. 50/2017. L’intervento attuato con il decreto del MEF riguarda principalmente l’elaborazione dei correttivi straordinari relativi al periodo d’imposta 2023. I correttivi si basano sulla misura della contrazione dei margini individuali.
Le modifiche sono dovute al nuovo scenario economico associato agli effetti dei conflitti, ai prezzi dell’energia, alla spinta inflazionistica, e all’andamento dei tassi di interesse. Questi elementi hanno resa necessario un intervento sugli ISA con la modifica del livello di analisi degli indicatori elementari di affidabilità e quelli di anomalia.
È stata prevista l’introduzione di specifici correttivi in grado di tenere conto dei potenziali mutamenti dovuti ai fenomeni economici verificatisi nel corso dell’anno 2023.
I correttivi ISA 2024
I correttivi sono in grado di incidere sul risultato degli ISA tenendo conto della contrazione dei margini di redditività del singolo contribuente nel periodo d’imposta 2023. Ciò anche tenendo in considerazione la variabile territoriale.
Sono state altresì modificate le soglie di riferimento di alcuni indicatori di anomalia. Per effetto dell’intervento alcuni valori non saranno più considerati “anomali” e, conseguentemente, non scattando l’applicazione di alcun indicatore di anomalia, il punteggio ISA risulterà confermato senza che si verifichi alcuna riduzione dello stesso.
L’intervento assume particolare rilevanza anche per gli effetti che lo stesso produce sul concordato preventivo, ed in particolare ai fini della determinazione del reddito proposto.
Infatti, il reddito proposto sarà tendenzialmente più elevato per i contribuenti il cui voto ISA è insufficiente o modesto. I correttivi ISA sono in grado di incidere con l’attribuzione di un voto più elevato non essendo più “anomali” alcuni valori. La circostanza dovrebbe così aver determinato una riduzione del reddito proposto e quindi una quantificazione dello stesso più favorevole al contribuente.
NdR: in merito all’argomento aggionamento ISA 2024 potrebbe interessarti: ISA 2024: aggiornamenti e chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
Nicola Forte
Mercoledì 18 Settembre 2024