Per tantissimi lavoratori dipendenti con redditi inferiori a 35mila euro è stata confermata la decontribuzione anche nel 2024 per ridurre il cosiddetto cuneo fiscale. Ecco quanto pesa la decontribuzione prevista e gli adempimenti in busta paga a carico del datore di lavoro.
Legge di bilancio: la gestione dell’esonero contributivo 2024
La legge di Bilancio 2024 (legge n. 213/2023), pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2023, n. 303, S.O. n. 40, ha confermato per tutto l’anno 2024 il taglio del cuneo fiscale a carico dei lavoratori, con esclusione della tredicesima mensilità, nella misura del 6% per i redditi fino a 35.000 euro lordi annui e del 7% per i redditi sotto i 25.000 euro lordi annui.
La misura si inserisce nell’ambito delle disposizioni volte a sostenere il potere d’acquisto delle retribuzioni, fortemente erose dalle conseguenze della perdurante crisi economica.
L’esonero si applica sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore.
La riduzione contributiva è di 7 punti percentuali se la retribuzione imponibile riparametrata su base mensile non risulti superiore a 1.923 euro e di 6 punti percentuali se la retribuzione imponibile non risulti superiore a 2.692 euro.
Nota: si premette che il Decreto Lavoro (art. 39 del D.L. n. 48/2023 convertito in legge n. 85/2023) si era già provveduto all’aumento dell’esonero del 4% sulla quota dei contributi previdenziali dovuti dai lavoratori dipendenti (pubblici e privati) per i periodi di paga dal 1 lug