Gli esportatori abituali possono acquistare senza IVA, ma cosa succede se superano il plafond? Lo “splafonamento” impone obblighi precisi: regolarizzazione, versamento dell’imposta e sanzioni. Scopri come gestire correttamente la procedura, evitare errori e utilizzare l’autofattura elettronica per sanare la situazione.
Splafonamento IVA per gli esportatori abituali: obblighi e procedure
Fatture senza IVA per gli esportatori abituali
Gli esportatori abituali che hanno predisposto le relative lettere d’intento possono fruire della facoltà di ricevere le proprie fatture senza addebito dell’IVA.
La ratio, molto semplicemente, è quella di evitare che tali soggetti vadano a credito strutturale di IVA, posto che emettono fatture senza IVA (le esportazioni infatti non la prevedono, ex art. 8 comma 1 lett. c del DPR n. 633/1972), mentre la pagano sugli acquisti.
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Il limite del plafond e lo splafonamento
Naturalmente, c’è un limite (ovvero un plafond) fino al quale essi possono chiedere che la fattura di acquisto non rechi l’IVA. Il superamento di tale limite viene chiamato in gergo “splafonamento”.
Cosa fare in caso di splafonamento?
Cosa fare dunque quando c