La legge di Bilancio per il 2025 rende definitivo il diritto del contribuente di scegliere il regime di tassazione più conveniente in relazione alle plusvalenze che possono generarsi dalla cessione di partecipazioni societarie, senza che questa scelta possa essere qualificata abuso del diritto.
Ecco alcune implicazioni pratiche, anche per i casi di recesso e acquisto di azioni proprie.
Stabilizzazione del doppio regime fiscale di tassazione per le plusvalenze da cessione di partecipazioni

La legge di Bilancio 2025 determina
la “stabilizzazione” del doppio regime di tassazione (ordinario e speciale) delle plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni sociali al di fuori dell’esercizio di imprese commerciali.
Si elimina, quindi, qualsiasi pretesto per coloro che consideravano la rivalutazione del costo d’acquisto come un privilegio concesso dal legislatore, il cui esito favorevole avrebbe dovuto comunque essere valutato alla luce delle norme sull’abuso del diritto.
Un primo effetto significativo si riscontra nei casi di recesso con acquisto di azioni proprie, dove il socio cedente può scegliere liberamente tra la tassazione “ordinaria” o “speciale” delle plusvalenze ottenute. Non ha più senso, dunque, parlare di abuso del diritto, e anche l’Agenzia delle Entrate deve prenderne atto.
Il nuovo
Copyright ©2025 - Riproduzione riservata Commercialista Telematico s.r.l
Abbonati per poter continuare a leggere questo articolo
Progettato e realizzato da professionisti, per i professionisti, ogni piano di abbonamento comprende:
-
contenuti autorevoli, puntuali, chiari per aiutarti nel tuo lavoro di tutti i giorni
-
videoconferenza, per aggiornarti e ottenere crediti formativi
-
una serie di prodotti gratuiti, sconti e offerte riservate agli abbonati
-
due newsletter giornaliere