Udienza cautelare, di merito ed obblighi di comunicazione: quando la sentenza è nulla…

di Martino Verrengia

Pubblicato il 9 maggio 2023

La Corte di cassazione ha chiarito che l’omessa comunicazione della data dell’udienza di trattazione determina la rimessione del processo in primo grado laddove ci sia stata una lesione della difesa, quindi ove sia necessario svolgere accertamenti di fatto. Diversamente, non è rilevante la mancata partecipazione del difensore all'udienza cautelare, relativamente alla quale la trattazione era stata correttamente comunicata.

Obbligo di comunicazione udienza cautelare: il caso di Cassazione

obblighi comunicazione udienza cautelareAl centro della vertenza vi erano due atti di intimazione di pagamento, impugnati vittoriosamente da un contribuente avanti alla Ctp di Catanzaro.

Il concessionario per la riscossione Equitalia Sud spa proponeva gravame avanti alla Ctr Calabria, che lo respingeva, attesa la mancata notifica delle cartelle esattoriali presupposte, osservando, inoltre, che la documentazione prodotta dall'appellante non consentiva di superare tale rilievo.

Per quanto ci interessa in questa sede, la Ctr calabra rilevava l’infondatezza dell'eccezione di nullità della sentenza di primo grado, atteso che fra gli atti allegati al ricorso introduttivo notificato all'appellante era compreso l'avviso di fissazione dell'udienza di trattazione relativa alla fase cautelare, la partecipazione alla quale avrebbe consentito al concessionario per la riscossione di aver contezza anche del successivo iter del giudizio.

Proponeva ricorso per cassazione la parte pubblica, eccependo di essersi tempestivamente costituita nel giudizio di primo grado ed assumendo che il Collegio provinciale avesse deciso senza esaminare la documentazione da essa prodotta.

La sentenza, infatti, risultava resa in sua dichiarata contumacia ed in esito ad un'udienza di trattazione alla quale il suo difensore non ave