Saldo IVA 2021 alla cassa domani 16/03/2022: pagamenti, rateizzazioni e rinvii

Domani scade la prima data per il versamento del saldo IVA 2021.
Facciamo il punto sulle modalità di pagamento, che può essere anche rateale o rinviato al momento del versamento del saldo della dichiarazione dei redditi , e sulla gestione del credito IVA con particolare focus sul visto di conformità.

Entro domani 16 marzo scade il termine per il versamento del saldo Iva 2021, risultante dalla dichiarazione Iva annuale 2022.

 

Saldo IVA 2021: tempistiche di versamento

saldo iva 2021L’importo a debito deve essere versato solo laddove risulti superiore a 10,33 euro.

Tuttavia, non si tratta dell’unica possibilità in quanto il versamento potrà essere effettuato entro il termine previsto per il saldo delle imposte sui redditi, quindi entro il 30 giugno 2022, oppure in nove rate di eguale importo.

 

Il versamento rateale

La prima rata scade in ogni caso il 16 marzo e l’ultima entro il 16 novembre prossimo.

Le rate successive alla prima devono essere versate entro il giorno 16 di ogni mese.

Se la scadenza cade di sabato il termine per il versamento è differito al primo giorno successivo non festivo.

Inoltre, su ogni rata successiva alla prima deve essere applicata la maggiorazione dello 0,33 per cento per mese.

La seconda rata, ad esempio, dovrà essere incrementata dello 0,66 per cento.

 

Il versamento insieme alle imposte sui redditi

I contribuenti che decidono di versare il saldo Iva 2021 entro la medesima scadenza prevista per il saldo annuale delle imposte sui redditi devono incrementare l’importo dovuto nella misura dello 0,40% ogni mese o frazione di mese successivo al 16 marzo 2022.

In realtà la scadenza del 30 giugno non è l’ultima possibilità.

E’ parimenti consentito effettuare il versamento entro il 30 luglio prossimo, quindi entro i 30 giorni successivi alla scadenza ordinaria, con l’ulteriore maggiorazione dello 0,40 per cento.

 

L’utilizzo del credito IVA in compensazione

Se la dichiarazione dovesse chiudere con l’indicazione di un credito questo potrà essere utilizzato in compensazione verticale (Iva da Iva) o orizzontale, con altri tributi.

In quest’ultimo caso, l’operazione di compensazione potrebbe richiedere di assolvere preventivamente alcune formalità.

Se l’importo che il contribuente intende utilizzare in compensazione orizzontale dovesse risultare superiore al limite di 5.000 euro, sarà necessario apporre preventivamente il visto di conformità a cura di un intermediario abilitato.

In alternativa all’apposizione del visto di conformità i soggetti che intendono utilizzare in compensazione il credito IVA annuale per importi superiori ad 5.000 euro possono far sottoscrivere la dichiarazione dall’organo incaricato al controllo contabile.

La materiale compensazione del credito Iva con altri tributi e contributi non sarà possibile, però, con immediatezza.

Sarà necessario presentare preventivamente la dichiarazione annuale Iva recante l’apposizione del visto ed attendere ulteriori dieci giorni dopo l’avvenuta trasmissione telematica.

Si tratta di un termine fisiologico che potrà essere utilizzato dall’Agenzia delle entrate per porre in essere preventivamente, talune operazioni di controllo.

Dopo il decorso di tale termine la compensazione potrà essere legittimamente effettuata utilizzando i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate.

Non sarà possibile, quindi, gestire la compensazione nel modello F24 utilizzando il remote banking del proprio istituto di credito.

 

Il visto di conformità IVA

Se il contribuente vuole evitare di apporre il visto di conformità dovrà limitare l’operazione di compensazione fino all’importo massimo di 5.000 euro.

In questo caso, nel quadro VX si darà comunque evidenza dell’intero credito “riportato a nuovo”, quindi potenzialmente utilizzabile in compensazione, limitando l’operazione fino alla soglia massima di 5.000 euro.

In tale ipotesi non sarà necessario procedere alla preventiva trasmissione telematica della dichiarazione Iva annuale.

Sarà necessario attendere, però, il giorno successivo.

La compensazione, ancorché orizzontale, sarà completamente priva di vincoli.

L’unico vincolo consiste nell’obbligo di utilizzo dei canali telematici messi a disposizione dell’Agenzia delle entrate.

Ciò al fine di assicurare comunque il necessario monitoraggio del credito utilizzato.

 

A cura di Nicola Forte

Martedì 15 Marzo 2022

 

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