Il principio del legittimo affidamento da parte del contribuente trova applicazione unicamente ove sia presente un atto amministrativo tipizzato e non invece in caso di atti di contenuto meramente esecutivo di situazioni personali.
Le circolari in materia tributaria non costituiscono comunque fonte di diritti e obblighi, sicché, ove il contribuente si sia conformato ad un'interpretazione erronea fornita dall'Amministrazione finanziaria, non è esonerato dall'adempimento dell'obbligazione tributaria, essendo esclusa soltanto l'irrogazione delle relative sanzioni e degli interessi.
Rientra, pertanto, nella specifica competenza del giudice stabilire se, avuto conto della specificità del caso concreto, sussistano i presupposti per il riconoscimento della inapplicabilità del tributo, ovvero, più semplicemente, delle sanzioni e degli interessi.
Il 15 settembre abbiamo parlato di FAQ e legittimo affidamento, leggi qui approfondimento
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Legittimo affidamento: i fatti di causa
La Corte di Cassazione, con l’Ordinanza n. 17588 del 21/06/2021, ha chiarito quali sono i presupposti affinchè il contribuente possa vantare un legittimo affidamento e con quali conseguenze giuridiche.
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