Il principio del legittimo affidamento del contribuente

di Giovambattista Palumbo

Pubblicato il 21 settembre 2021

Le circolari in materia tributaria, rileva la Cassazione, non costituiscono fonte di diritti e obblighi, sicché, ove il contribuente si sia conformato ad un'interpretazione erronea fornita dall'Amministrazione finanziaria, non è esonerato dall'adempimento dell'obbligazione tributaria, essendo esclusa, eventualmente, soltanto l'irrogazione delle relative sanzioni e degli interessi, in base al principio di tutela dell'affidamento.

principio legittimo affidamento del contribuenteIl principio del legittimo affidamento da parte del contribuente trova applicazione unicamente ove sia presente un atto amministrativo tipizzato e non invece in caso di atti di contenuto meramente esecutivo di situazioni personali.

Le circolari in materia tributaria non costituiscono comunque fonte di diritti e obblighi, sicché, ove il contribuente si sia conformato ad un'interpretazione erronea fornita dall'Amministrazione finanziaria, non è esonerato dall'adempimento dell'obbligazione tributaria, essendo esclusa soltanto l'irrogazione delle relative sanzioni e degli interessi.

Rientra, pertanto, nella specifica competenza del giudice stabilire se, avuto conto della specificità del caso concreto, sussistano i presupposti per il riconoscimento della inapplicabilità del tributo, ovvero, più semplicemente, delle sanzioni e degli interessi.

Il 15 settembre abbiamo parlato di FAQ e legittimo affidamento, leggi qui approfondimento

Leggi anche: Il valore giuridico delle circolari dell’amministrazione finanziaria

 

Legittimo affidamento: i fatti di causa

La Corte di Cassazione, con l’Ordinanza n. 17588 del 21/06/2021, ha chiarito quali sono i presupposti affinchè il contribuente possa vantare un legittimo affidamento e con quali conseguenze giuridiche.

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