Come si valuta il capital gain per le quote di partecipazione societarie possedute? Analizziamo il caso delle società di persone e delle società di capitali, con esempi pratici di calcolo.
Capital gain: la determinazione del valore del costo per le società di persone
Per le società di persone il costo fiscalmente riconosciuto è dato dal prezzo di acquisto (o di sottoscrizione) della partecipazione, cui aggiungere gli utili fiscali dichiarati successivamente e detrarre gli utili distribuiti, nei limiti di quanto dichiarato, quindi sino a concorrenza dell’imponibile.
Lo stesso in caso di perdite fiscalmente determinate, da detrarre.
Sono in ogni caso escluse da tassazione le somme provenienti da rimborso del capitale e/o di finanziamenti soci.
In definitiva, il costo di acquisto è aumentato delle spese incrementative, dei versamenti in conto capitale, a fondo perduto, a copertura perdite, delle rinunce ai crediti e dei redditi imputati per trasparenza, con detrazione delle perdite attribuite e gli utili distribuiti, nel limite dei redditi fiscali.
Così precisa l’art. 68, comma 6 del Tuir:
“Per le partecipazioni nelle società indicate dall’articolo 5, il costo è aumentato o diminuito dei redditi e delle perdite imputate al socio e dal costo si scomputano, fino a concorrenza dei redditi già imputati, gli utili distribuiti al socio”.
Gli utili e le perdite da sommare
Come si è detto, al costo di acquisto o di sottoscrizione sono da aggiungere, sia nel caso di cessione che di recesso, gli utili fiscali dichiarati e da detrarre gli utili distribuiti, nei limiti di quanto fiscalmente imputato; in caso di perdite, da detrarre.
E’ pacifico che gli utili da aggiungere siano