La Legge di Bilancio per il 2026 prevede una restrizione dell’applicazione della PEX alle partecipazioni inferiori al 10% del capitale della partecipata: i dividendi diventano interamente imponibili perdendo i benefici PEX; la norma crea una maggiore imposizione sugli utili!
Tra le novità fiscali pensate per la prossima legge di bilancio 2026 vi è la previsione di tassare in misura piena (con esclusione, quindi, del regime PEX) la distribuzione dei dividendi relativamente alle partecipazioni detenute in regime d’impresa sotto la soglia del 10% del capitale sociale della partecipata, quindi partecipazioni inferiori al 10%. Nel computo della citata soglia vanno considerate anche le partecipazioni detenute indirettamente per il tramite di società controllate ai sensi dell’articolo 2359 (c.d. controllo di diritto), con la rilevanza della demoltiplicazione raccordata alla sequenza partecipativa.
Le novità PEX dal 2026: aggravio di imposta per le partecipazioni inferiori al 10%

La novella si pone alla base di una confiscatoria doppia tassazione economica e si rappresenta come un’irragionevole ingerenza disciplinare con il regime PEX del tutto inconciliabile con la sua “ratio”. Una forma di ricerca di introiti erariali che mette a soqquadro il regime fiscale introdotto con la riforma Tremonti.
Tutte le criticità della nuova normativa sulle partecipazioni inferiori al 10%
Volendo meglio mettere a fuoco l’inconciliabilità della novella legislativa con lo scopo di razionalizzazione degli effetti fiscali alla base del regime PEX, si deve c



