Alcuni esempi pratici ci saranno utili per la comprensione delle corrette modalità di compilazione del quadro VQ della Dichiarazione IVA, allo scopo di sanare le casistiche relative aI versamenti periodici omessi.
Compilazione del Quadro VQ inerente ai versamenti periodi omessi: generalità
Con decorrenza dall’anno d’imposta 2018, l’Agenzia delle Entrate, ha coordinato le istruzioni che accompagnano il modello di dichiarazione annuale Iva, con la finalità pratica di gestire le situazioni e, in particolare, i crediti, in presenza di:
- versamenti periodici Iva omessi o corrisposti parzialmente;
- un saldo annuale “a credito” se individuato come se i versamenti periodici fossero stati corrisposti;
in modo di rilevare il coerente ed effettivo risultato della dichiarazione (entità a debito o a credito), tenendo in considerazione l’incidenza dei “versamenti periodici omessi”.
Da quanto brevemente accennato, si deduce che è venuta meno la possibilità di:
- considerare nel quadro VL dell’adempimento dichiarativo Iva come “corrisposti” gli eventuali versamenti periodici omessi;
- di generare un credito che poteva essere immediatamente utilizzato per effettuare il ravvedimento operoso, in quanto si tratta, nella generalità delle ipotesi, di un credito che poteva risultare liberamente usufruito in compensazione con altri tributi solo per l’eventuale eccedenza.
Dal modello di dichiarazione Iva 2019 in poi, dal punto di vista dichiarativo:
- al rigo VL30 possono essere scomputati solamente i versamenti periodici effettivamente effettuati e, di conseguenza, non anche i soli versamenti “dovuti”;
- i debiti periodici versati tardivamente, entro il termine di presentazione della dichiarazione successiva, determinano un credito che si “rigenera” sul periodo d’imposta in via di dichiarazione.
Il coerente monitoraggio della rigenerazione in argomento avviene tramite:
- il quadro VQ, che consente di riepilogare le corresponsioni tardive poste in essere non in via spontanea utilizzando l’istituto del ravvedimento operoso, ma a seguito:
- di avviso bonario;
e/o: - di cartella di pagamento;
- il riepilogo delle risultanze di tale quadro nella Sez. 2 (Credito anno precedente) del quadro VL (e, in particolare, nel rigo VL12).
- di avviso bonario;
Ai fini pratici, il quadro VQ della dichiarazione annuale Iva consente di individuare l’eventuale credito “maturato” a seguito degli effettivi versamenti di Iva periodica “non spontanei”, ossia quelle corresponsioni poste in essere successivamente la data di presentazione della dichiarazione annuale Iva a seguito del ricevimento:
- di comunicazioni di irregolarità;
e/o:
- della notifica di cartelle di pagamento;
oppure:
- ripresi a seguito della sospensione per eventi eccezionali, relativi a periodi d’imposta precedenti quello di riferimento della pres