Quando un imprenditore individuale viene a mancare, gli eredi si trovano spesso catapultati in un mondo di adempimenti che poco conoscono: chiusura della posizione alla Camera di Commercio, liquidazione IVA, dichiarazioni fiscali e di successione. Anche chi non intende proseguire l’attività deve affrontare questa trafila, almeno fino alla completa estinzione della partita IVA del de cuius. In questo contributo analizziamo, in modo pratico, i passi obbligati per evitare sanzioni e per regolare correttamente il “dopo impresa”.
Decesso dell’imprenditore: gli adempimenti fiscali e burocratici per gli eredi
Quando un imprenditore decede si pone il problema degli adempimenti a cura degli eredi. Questi, infatti, sono tenuti ad ottemperare ad una serie di comunicazioni, anche nel caso in cui decidano di non proseguire l’attività.
A tale ultimo caso è indirizzato il contributo odierno, che è dedicato a chi vede pioversi addosso questa ulteriore gatta da pelare, con le difficoltà di chi magari non conosce la materia tributaria (si pensi al caso degli eredi che vivono come “privati”, e che dunque nulla sanno sulle partite IVA).
Primi passi per la gestione dell’impresa dopo il decesso del titolare
La prima cosa da fare è sicuramente quella di procurarsi un