Il tema dell’innovazione dell’offerta turistica, nel suo passaggio dall’offerta alberghiera all’offerta para-alberghiera, sempre più diffusa, pone il problema di inquadrare correttamente in ambito civilistico, amministrativo, contabile e fiscale, tutti i rapporti che si creano e che vedono sempre più spesso questo tipo di offerta organizzata in base ad un rapporto trilaterale costituito dal proprietario dell’immobile, l’agenzia immobiliare intermediaria e il turistica che soggiornerà temporaneamente nell’abitazione messa disposizione.
Vediamo di approfondire i singoli aspetti del caso.
Le locazioni turistiche: premessa
In un documento sul tema delle locazioni turistiche elaborato dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti dal titolo: "La fiscalità delle locazioni turistiche" [1] si legge:
"la vocazione turistica del nostro Paese rende la locazione di case, stanze e appartamenti per vacanze un’attività che crea un rilevante effetto di volano economico. Concorre a creare ricchezza nell’intero territorio dello Stato, anche in zone geografiche che maggiormente hanno risentito della crisi economico-finanziaria, cui è conseguita una significativa contrazione del mercato del lavoro".
Nella nozione di locazione turistica viene ricondotta un’attività ricettiva che consiste nella messa a disposizione totale o parziale di un immobile ad uso abitativo quindi classificato in base alle categorie: A/1, A/3, A/4, A/5, A/7, A/8 e A/11, a fa
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