Il Decreto Crescita recentemente convertito presenta tantissime novità. In questo articolo puntiamo il mouse sugli incentivi alle riqualificazioni immobiliari.
Il settore delle costruzioni affronta una fase complessa e necessita ancora di incentivi
Riqualificazione Immobiliare: cosa prevede il Decreto Crescita
Il Decreto Crescita è stato definitivamente approvato e, pertanto, è confermata l'agevolazione di cui all'Art. 7 - Incentivi per la valorizzazione edilizia.
Fino al 31 dicembre 2021, infatti, i trasferimenti di interi fabbricati, a favore di imprese di costruzione o di ristrutturazione immobiliare, anche nel caso di operazioni esenti da IVA (previsione questa inserita in sede di conversione, per la quale al momento ci sfugge la logica) che, entro i successivi dieci anni, provvedano alla demolizione e ricostruzione degli stessi, anche con variazione volumetrica degli stessi, e che entro lo stesso termine li rivendano, almeno per il 75% del volume del nuovo fabbricato (previsione inserita in sede di conversione) potranno essere assoggettati all'imposta di registro, imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di 200 euro ciascuna, quindi 600 euro in tutto.
Sono stati ora inseriti anche interventi edilizi (art 3 c.1 lett. b) c) d) DPR 389\2001) conformemente alla normativa sismica e con conseguimento di classe energetica NZEB, A o B. Precedentemente