In questo breve ma molto interessante mini-video verifichiamo quali condizioni è necessario rispettare ai fini della deduzione del costo dei carburanti e della detrazione dell’IVA. Come fare in caso di rifornimenti self-service
Sulla base dell’ottimo schema pratico di Danilo Sciuto e Massimiliano De Bonis cerchiamo di comprendere ed analizzare come comportarsi.
Innanzi tutto occorre effettuare i pagamenti mediante strumenti tracciabili perchè se si paga in contanti non si deduce il costo e non si detrae l’IVA, salvo che per produttori agricoli o contribuenti forfettari.
Altri aspetti per la deduzione/detrazione: è stata richiesta la fattura al momento del rifornimento?
Al self service, conservare le ricevute di pagamento (sempre con mezzi tracciabili): si potrebbe utilizzare lo “scontrino” rilasciato dall’attrezatura automatica per avere la “fattura differita” dal benzinaio, che riepiloghi tutti i rifornimenti da self service del mese. Ovviamente in certi casi può essere molto scomodo o comunque disagevole.
Per ovviare a questo problema si potranno utilizzare ad esempio le carte fedeltà, di netting, buoni benzina (sempre a condizione che sia garantita la tracciabilità dei pagamenti).
Attenzione che non si tratti di gestori di carte con sede fuori dall’Italia, perchè se riceviamo fatture dall’estero potrebbe essere necesaria l’emissione di un’autofattura in reverse charge (ed esterometro mensile).
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