L’applicazione della direttiva madre figlia alla luce della recente giurisprudenza della Corte di Giustizia europea
La sentenza della Corte di Giustizia europea del 7 settembre 2017, causa C-6/16 ha affrontato il delicato tema della compatibilità con i principi fondamentali del Trattato istitutivo della CEE, di una disciplina come quella francese che esclude l’applicazione della direttiva madre-figlia qualora la società partecipante cui vengono distribuiti i dividendi, pur essendo localizzata nella UE, sia a sua volta controllata da soggetti extra UE.
La normativa francese, infatti, esclude l’esenzione quando i dividendi distribuiti vanno a beneficio di una persona giuridica controllata direttamente o indirettamente da uno o più soggetti residenti in Stati che non sono membri dell'Unione Europea, a meno che tale persona giuridica non dimostri che la catena di partecipazioni non abbia come fine principale, o fra i propri fini principali, quello di trarre vantaggio dall'esenzione.
In sostanza, la presenza di un socio ultimo extracomunitario non determina automaticamente la disapplicazione della direttiva madre figlia, ben potendo questi dimostrare che la struttura non è finalizzata a trarre beneficio dalla direttiva...
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