San Marino fuori dalla black list dei paradisi fiscali: opportunità per gli imprenditori italiani

l’uscita della Repubblica di San Marino dalla black list dei paradisi fiscali rende di nuovo agevoli i rapporti commerciali fra l’Italia e la piccola repubblica: pubblichiamo un’introduzione alla fiscalità sanmarinese

Uno strumento indispensabile per offrire il quadro normativo completo di riferimento ai fini dell’attrazione degli investitori esteri che decidano di spostare a San Marino il centro dei propri interessi è rappresentato dalla approvazione recente del decreto sviluppo.

Un provvedimento lineare teso ad evidenziare i parametri da soddisfare ai fini dell’attivazione delle procedure automatiche di avvio delle attività economiche e del regime semplificato con cui vengono definiti anche i settori economici da privilegiare ovvero:

di produzione di beni o di servizi tecnologicamente avanzati; dell’economia verde; della ricettività e del turismo; dell’intrattenimento e del divertimento tesi alla valorizzazione del territorio e dell’offerta turistica; del commercio; delle arti e della cultura; che insediano in territorio attività di direzione, di sviluppo, di marketing, di relazioni internazionali, di formazione, di ricerca; produttivi tradizionali con basso impatto ambientale; sanitario e farmaceutico.

Inoltre per il settore del commercio sono stati individuati in maniera precisa i parametri per l’apertura di attività commerciali al dettaglio da parte di investitori esteri e si e’ sancito per la prima volta la possibilità di ingresso, nel settore del commercio al dettaglio, di investimenti da parte di imprenditori non residenti a San Marino.

Il decreto inoltre individua gli incentivi a favore del settore turistico (per la promozione dell’incoming ed il sostegno alla destagionalizzazione delle strutture ricettive) e per quello audiovisivo.

Gli aspetti salienti che agevolano tutti gli investitori stranieri indipendentemente dal settore o dagli impegni occupazionali che intendono avviare una società a San Marino sono i seguenti:

  • Esenzione della tassa di rilascio licenza di primo rilascio;

  • Esenzione dal pagamento della tassa di licenza per i primi tre anni di attività;

  • Esenzione dal pagamento della imposta minima IGR per i primi sei anni;

  • Esenzione fiscale del 50% dall’imposta IGR per i primi 6 anni (l’ aliquota dal 17% passa all’8,5%).

Inoltre la disciplina fiscale sammarinese recentemente varata in tema di riforma IGR ( imposte dirette) e i decreti mirati alla attrazione degli investimenti prevedono una serie di aspetti fiscali di tutto favore per l’imprenditore come ad esempio l’esenzione fiscale per il reinvestimento degli utili, l’abbattimento degli utili fiscali per imprese che favoriscono l’occupazione o la stabilizzazione dei rapporti di lavoro…

Il sistema, con l’uscita dalla Black List e in quadro normativo più chiaro grazie anche alla sottoscrizione della convenzione contro le doppie imposizioni con la Repubblica Italiana in vigore dal 2014, rappresenta una valida alternativa alla delocalizzazione delle proprie imprese all’estero.

13 ottobre 2014

Bologna Marco

Dottore Commercialista in San Marino

 in collaborazione con Word Trade Center San Marino