Gli utili e le perdite delle poste in valuta

di Francesco Leone

Pubblicato il 17 giugno 2011

analizziamo (con utilissimi esempi di compilazione) come vanno trattati in Unico le variazioni delle poste in valuta dipendenti dalle quotazioni dei cambi monetari

 

Un argomento, civilistico e fiscale, noto alle imprese che operano con l’estero, è quello delle “operazioni in valuta”. E’ noto infatti che nel commercio internazionale spesso la moneta utilizzata è il dollaro. Anche tra i Paesi UE che adottano l’euro, a volte si utilizza moneta diversa dall’euro. E’ il caso, ad esempio, delle transazioni che seppur poste in essere da soggetti comunitari sono regolati dalla moneta di conto della casa-madre (non europea) del soggetto residente nella UE.

La materia ha subito notevoli modifiche con la riforma IRES del 2003 (D. Lgs. n. 344/2003) e con la riforma del diritto societario del diritto societario (D.Lgs. n. 6/2003).

Nel presente intervento ci occuperemo delle operazioni in valuta di origine commerciale ed esemplificheremo la rappresentazione delle stesse nel mod. UNICO SC 2011.

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