Le spese di manutenzione e riparazione: aspetti operativi e contabili

Mentre le spese per le manutenzioni sono quelle che concorrono a mantenere in efficienza l’apparato strumentale aziendale, con la conseguente necessità di stabilire dei piani di manutenzione delle immobilizzazioni, le spese per le riparazioni, sono quelle sostenute per rimediare a guasti o a rotture associate ad eventi imprevedibili, per i quali non appare
sempre agevole formulare una programmazione di interventi che permetta di evitare il danno o la rottura.

Aspetti generali

Le spese per manutenzioni e riparazioni sono costi afferenti alle immobilizzazioni tecniche, che unitamente agli ammortamenti esprimono il contributo reddituale delle immobilizzazioni, alla formazione del risultato economico d’esercizio (OIC 16 par. D.VI ).

Mentre le spese per le manutenzioni sono quelle che concorrono a mantenere in efficienza l’apparato strumentale aziendale, con la conseguente necessità di stabilire dei piani di manutenzione delle immobilizzazioni, le spese per le riparazioni, sono quelle sostenute per rimediare a guasti o a rotture associate ad eventi imprevedibili, per i quali non appare
sempre agevole formulare una programmazione di interventi che permetta di evitare il danno o la rottura.

Nel genus delle manutenzioni, dunque, vanno incluse sia le spese di manutenzione sia le spese di riparazione, da valutare ed imputare a bilancio nel rispetto del principio della competenza economica, distinguendo da un punto di vista civilistico- contabile:
1. i costi di manutenzione ordinaria;
2. i costi di manutenzione straordinaria.

In particolare, il principio contabile OIC 16, afferma che sarebbe opportuno utilizzare il termine «manutenzioni» per identificare i costi di manutenzione ordinaria; mentre per i costi di
manutenzione di natura straordinaria, sarebbe più opportuno utilizzare i termini di:
miglioramento, ampliamento, modifiche, sostituzioni che meglio si adattano al concetto di costi capitalizzabili.

Le spese di manutenzione e riparazione sostenute sui beni di terzi

La contabilizzazione delle spese di manutenzione e riparazione sostenute su beni di terzi pone problematiche diverse, a seconda che le stesse siano separabili dal bene oggetto
di intervento ovvero non siano separabili dal bene sul quale sono state operate.
Il principio contabile che si occupa del tema dei costi di manutenzione sui beni di terzi, è OIC 24 «Immobilizzazioni Immateriali» con queste indicazioni:

1) per i costi non separabili dal bene oggetto di intervento, l’allocazione in bilancio avverrà nella voce dello Stato Patrimoniale: B I 7) – Altre immobilizzazioni immateriali;
2) per i costi separabili dal bene oggetto di intervento manutentivo, l’allocazione in bilancio avverrà nella voce più congeniale avendo riguardo alla categoria di appartenenza.

L’ammortamento dei costi di manutenzione capitalizzati, avverrà al minor valore tra quello calcolato in rapporto al periodo di utilità dei costi pluriennali e quello di durata della locazione.

Ove si verifichi un rinnovo del contratto di locazione, l’allungamento del periodo di ammortamento di tali costi, sarà condizionato dalla verificabilità dell’esistenza di un ulteriore
utilità prospettica.
In caso di mancato rinnovo alla scadenza, le quote di costo non ancora ammortizzate saranno integralmente dedotte nell’esercizio (R.M. 10/07/1982 n. 9/2980)…==>  CONTINUA… LEGGI LA VERSIONE INTEGRALE – 10 pagine – NEL PDF QUI SOTTO==> 

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vedi anche: Manutenzioni straordinarie: gli aspetti contabili

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