La legge n. 1329 del 28/11/1965, meglio conosciuta come Legge Sabatini, è la legge agevolativa più utilizzata in Italia per l’acquisto di beni strumentali, specie nelle zone nelle quali non sono operanti le agevolazioni agli investimenti concepite per le aree depresse. Si tratta, in sostanza, di un operazione di acquisto di beni strumentali a rate in cui regolamento finanziario avviene mediante il rilascio di effetti cambiari, maggiorati degli interessi di dilazione pagamento. Corso teorico–pratico di contabilità generale e bilancio
Sommario
La legge n. 1329 del 28/11/1965, meglio conosciuta come Legge Sabatini, è la legge agevolativa più utilizzata in Italia per l’acquisto di beni strumentali, specie nelle zone nelle quali non sono operanti le agevolazioni agli investimenti concepite per le aree depresse.
Si tratta, in sostanza, di un operazione di acquisto di beni strumentali a rate in cui regolamento finanziario avviene mediante il rilascio di effetti cambiari, maggiorati degli interessi di dilazione pagamento. Gli effetti cambiari così acquisiti dal venditore, vengono scontati presso una banca ad un tasso di sconto, pari a quello di dilazione concesso all’acquirente.
L’eventuale differenza tra il tasso contrattuale di dilazione e quello applicato dalla banca che ha scontato gli effetti, potrà essere oggetto di integrazione o rettifica.
L’agevolazione Sabatini, gestita dal Mediocredito Italiano su base regionale, consente di accedere ad un contributo in conto interessi, che riduce l’impatto economico della soluzione d’investimento.
La legge Sabatini: aspetti generali
La legge Sabatini rappresenta da oltre 40 anni, la principale soluzione agevolativa per l’acquisto di macchinari e impianti specifici del settore d’attività in cui opera l’impresa. Si tratta, in sostanza, di una formula finanziaria che consente di acquistare macchine utensili, fruendo di un contributo in conto interessi. Solitamente, il regolamento finanziario avviene mediante il rilascio di cambiali pagabili in 5 anni.
Vi sono alcune regioni tra le quali l’Emilia-Romagna, il Friuli Venezia Giulia, il Piemonte e la Liguria, in cui è consentito fruire dell’agevolazione Sabatini, senza la necessità di emettere cambiali. Riteniamo che alla base delle difficoltà di decollo di questa formula agevolativa ci sono da un lato la limitatezza dei fondi destinati al contributo in conto interessi e dall’altro la riluttanza del venditore a figurare come obbligato cambiario in via di regresso.
Per superare quest’ultima difficoltà, la prassi bancaria ha approntato due formule di sconto effetti:
- la formula pro-solvendo;
- la formula pro-soluto.
Con la formula pro-solvendo il beneficiario degli effetti (il venditore che riceve le cambiali) non è liberato dall’obbligo di garantire il buon fine degli stessi.
Con la formula pro-soluto invece, si determina un passaggio definitivo del credito cambiario dal traente/beneficiario alla banca, senza possibilità per quest’ultima di agire in via di regresso nei confronti del girante in caso di inadempienza dell’obbligato cambiario principale. Ricordiamo, inoltre che l’operazione riguarda, qualsiasi acquisto o locazione di macchine utensili o di produzione nuove di fabbrica, nazionali od estere, da utilizzare in proprio, nelle unità produttive ubicate sul territorio nazionale.
Aspetti contabili
Gli interessi passivi sostenuti per l’acquisto del bene fruente del contributo previsto dalla Legge Sabatini, potranno essere capitalizzati in conto costo d’acquisto, unitamente ai costi notarili, ai costi per le consulenze progettuali e alle altre spese legali accessorie.
Ricordiamo che la L. n. 244/2007 (Finanziaria 2008) ha introdotto delle limitazioni alla deducibilità degli interessi passivi derivanti da operazioni di finanziamento, che a partire dal periodo d’imposta 2008, sono deducibili per il minor valore, tra l’importo iscritto nel Conto Economico a titolo di interessi passivi e il 30 % del R.O.L. maggiorato di ammortamenti e di quota capitale dei canoni di leasing, con un limite minimo di 10.000 Euro per il 2008 e di 5.000 per il 2009.
Queste limitazioni non sono applicabili agli interessi e agli altri oneri accessori che vengano capitalizzati unitamente al costo di acquisto delle immobilizzazioni, rendendo particolarmente appetibile, ove attuabile, questa soluzione. Nel caso in cui la società sia dotata di Collegio sindacale, per la capitalizzazione dei costi, occorrerà acquisirne il consenso così come previsto dall’art. 2426 n. 5) del Cod. Civ.
Nel caso in cui non sia consentita la capitalizzazione, in conformità al Principio Contabile n. 24, la ripartizione del contributo in conti interessi, avverrà in funzione dell’imputazione temporale degli interessi passivi risultanti dal piano di ammortamento del debito cambiario.
Un aspetto non secondario, è costituito dalla circostanza che vede il contributo derivante dalla Legge Sabatini, qualificato come aiuto di Stato, per il quale potrebbe ricorrere la condizione di non cumulabilità con altre forme di sostegno finanziario pubblico.
Scritture contabili
Si supponga di dover rilevare in P. D. un acquisto di macchinari utensili effettuati in data 01/07, con ricorso all’agevolazione Sabatini.
Si supponga che per la stessa operazione, non è stata attuata la capitalizzazione di interessi ed oneri accessori. L’operazione prevede una spesa complessiva, di 600.000 Euro maggiorata di I.V.A. ordinaria, per un totale di 720.000 Euro, interamente dilazionato, con interessi complessivi composti per 167.694,81, calcolati al tasso annuo dell’8 %.
Il debito complessivo di 887.694,81 Euro, viene regolato con emissione di 10 effetti semestrali di importo pari a 88.769,48, con quote di capitale crescenti e quote di interesse decrescenti. Il contributo in conto interessi è del 30 % ed ammonta a complessivi 50.308,44 Euro.
Innanzitutto, occorrerà sviluppare il piano di ammortamento del debito cambiario, applicando il metodo di ammortamento “a rata costante”, in cui ciascuna rata corrisponde alla singola cambiale rilasciata.
La tabella si presenterà come segue:
TABELLA DI SVILUPPO DEL PIANO DI AMMORTAMENTO DEL DEBITO CAMBIARIO
Num | DataPag | Rata Unitaria | Q.ta Interessi | Q.ta Capitale | Debito Residuo |
0 | 01/07/2009 | – | – | – | 720.000,00 |
1 | 01/01/2010 | 88.769,48 | 28.800,00 | 59.969,48 | 660.030,52 |
2 | 01/07/2010 | 88.769,48 | 26.401,22 | 62.368,26 | 597.662,26 |
3 | 01/01/2011 | 88.769,48 | 23.906,49 | 64.862,99 | 532.799,27 |
4 | 01/07/2011 | 88.769,48 | 21.311,97 | 67.457,51 | 465.341,76 |
5 | 01/01/2012 | 88.769,48 | 18.613,67 | 70.155,81 | 395.185,95 |
6 | 01/07/2012 | 88.769,48 | 15.807,44 | 72.962,04 | 322.223,91 |
7 | 01/01/2013 | 88.769,48 | 12.888,96 | 75.880,52 | 246.343,39 |
8 | 01/07/2013 | 88.769,48 | 9.853,74 | 78.915,74 | 167.427,64 |
9 | 01/01/2014 | 88.769,48 | 6.697,11 | 82.072,37 | 85.355,27 |
10 | 01/07/2014 | 88.769,48 | 3.414,21 | 85.355,27 | –
0,00 |
Totali | 887.694,81 | 167.694,81 |
In relazione alla tabella suesposta, le scritture contabili andranno distinte a seconda che si riferiscano a:
- cedente dei macchinari;
- acquirente dei macchinari.
Scritture contabili del cedente
Le scritture contabili del cedente inizieranno con la rilevazione della fattura d’acquisto dei macchinari che verrà rilevata come segue:
- all’atto dell’emissione della fattura di vendita del macchinario
Sottoconti | BilCEE | Dare | Avere |
Crediti verso clienti | A – C II 1) | 720.000,00 | |
IVA ns/debito | P – D 12) | 120.000,00 | |
Ricavi di vendita di merci | CE – A 1) | 600.000,00 |
- all’atto dell’emissione della fattura per gli interessi per dilazione pagamento
Sottoconti | BilCEE | Dare | Avere |
Crediti verso clienti | A – C II 1) | 167.694,81 |
167.694,81 |
Interessi attivi verso clienti | CE – C 16 c) |
- all’atto dell’emissione delle cambiali che incorporano gli interessi di dilazione
Sottoconti | BilCEE | Dare | Avere |
Cambiali Attive | A – C III 6) | 887.694,81 |
887.694,81 |
Crediti verso clienti | A – C II 1) |
- all’atto dello sconto degli effetti con netto ricavo pari il ricavo di vendita delle merci
Sottoconti | BilCEE | Dare | Avere |
Banca c/c | A – C IV 1) | 720.000,00 |
887.694,81 |
Interessi Passivi bancari | CE – C 17) | 167.694,81 | |
Cambiali Attive | A – C III 6) |
- in sede di scritture di assestamento per la rilevazione dei risconti sugli interessi attivi e passivi riferiti per semplicità solo al 1° anno:
- a per i risconti passivi
Sottoconti | BilCEE | Dare | Avere |
Interessi Attivi verso clienti | CE – C 16 c) | 138.894,81 |
138.894,81 |
Risconti Passivi | P – E) |
-
- per i risconti attivi
Sottoconti | BilCEE | Dare | Avere |
Risconti Attivi | A – D) | 138.894,81 |
138.894,81 |
Interessi Passivi bancari | CE – C 17) |
Scritture dell’acquirente
Per converso, il cessionario, in relazione al medesimo caso effettuerà le seguenti scritture contabili:
- al ricevimento della fattura per l’acquisto delle immobilizzazioni
Sottoconti | BilCEE | Dare | Avere |
Impianti e Macchinari | A – C II 2) | 600.000,00 |
720.000,00 |
IVA ns/ credito | A – C II 4 -bis) | 120.000,00 | |
Debiti verso fornitori | P – D 7) |
- al ricevimento della fattura per l’addebito degli interessi passivi di dilazione
Sottoconti | BilCEE | Dare | Avere |
Interessi Passivi verso fornitori | CE – C 17) | 167.694,81 |
167.694,81 |
Debiti verso fornitori | P – D 7) |
- all’atto di rilascio o accettazione delle cambiali
Sottoconti | BilCEE | Dare | Avere |
Debiti verso fornitori | P – D 7) | 887.694,81 |
887.694,81 |
Cambiali Passive | P – D 8) |
- all’atto dell’incasso del contributo in conto interessi
Sottoconti | BilCEE | Dare | Avere |
Banca c/c | A – C IV 1) | 50.308,40 |
50.308,40 |
Contributi in c/interessi L. 1329/1965 | CE – C 16 d) |
- in sede di scritture di assestamento per la rilevazione dei risconti sugli interessi attivi e passivi riferiti per semplicità solo al 1° anno:
- per i risconti passivi
Sottoconti | BilCEE | Dare | Avere |
Contributi in c/interessi L. 1329/1965 | CE – C 16 d) | 41.668,41 |
41.668,41 |
Risconti Passivi | P – E) |
Il risconto passivo sul contributo in conto interessi è stato calcolato, per il 1° anno, moltiplicando l’ammontare complessivo del contributo per il coefficiente dato dal rapporto tra la quota di interessi passivi riscontati e gli interessi passivi totali ovvero (138.894,81/167.694,81) x 50.308,40 = 41.668, 41.
-
- per i risconti attivi
Sottoconti | BilCEE | Dare | Avere |
Risconti Attivi | A – D) | 138.894,81 |
138.894,81 |
Interessi Passivi verso fornitori | CE – C 17) |
A cura di Enrico Larocca
20/06/2009
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