Il bonus risparmio energetico è salvo in assenza della comunicazione all’ENEA?
Secondo quanto recentemente precisato dall’Agenzia delle Entrate, la mancata o tardiva trasmissione all’Enea delle informazioni sui lavori di ristrutturazione che comportano risparmio energetico non fa venir meno il beneficio della detrazione fiscale. Vediamo perché e se vi sono altre conseguenze.
Con la risoluzione n. 46/E del 18 aprile 2019, l’Agenzia delle Entrate nel rispondere alla richiesta di chiarimenti in merito alle conseguenze derivanti dalla mancata comunicazione delle informazioni sui lavori di ristrutturazione che comportano risparmio energetico, ha affermato che la trasmissione all’Enea dei dati e delle notizie concernenti gli interventi edilizi e tecnologici che comportano risparmio energetico, seppure obbligatoria per il contribuente, non fa venir meno, se non effettuata, il diritto al bonus, dal momento che non è prevista alcuna sanzione nel caso non si provveda all’adempimento.
Mancante o tardiva comunicazione all’Enea: quali conseguenze?
L’Agenzia delle Entrate ha fatto presente, con il documento in commento, che sono pervenute richieste di chiarimenti in ordine alla trasmissione all’ENEA delle informazioni concernenti gli interventi edilizi che comportano risparmio energetico, prevista dall’art. 16, comma 2-bis, del decreto legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90.
Si tratta degli interventi che accedono alla detrazione dall’imposta lorda di cui all’art. 16-bis del Testo Unico delle imposte sui redditi (TUIR) di cui al D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, come disciplinata dal citato art. 16, del decreto legge n. 63 del 2013.
In particolare, osservano i tecnici delle Entrate, è stato chiesto di conoscere quali siano le conseguenze derivanti dalla mancata trasmissione delle predette informazioni e se tale inadempimento comporta la revoca della detrazione, analogamente a quanto già previsto ai fini della detrazione spettante per le spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica degli edifici, introdotta dalla legge Finanziaria 2007 e attualmente disciplinata dall’art. 14 del citato decret