Le aziende possono essere oggetto di trasferimento tramite operazioni diverse, ciascuna caratterizzata da specifiche conseguenze sotto i profili civilistico e fiscale. Tra le varie modalità a disposizioni, la cessione diretta a titolo oneroso del compendio aziendale, o del ramo d’azienda, si associa ad effetti fiscali realizzativi.
La cessione può avvenire anche con riserva di proprietà, come nel caso esaminato >>>
Le aziende possono essere oggetto di trasferimento tramite operazioni diverse, ciascuna caratterizzata da specifiche conseguenze sotto i profili civilistico e fiscale.
Tra le varie modalità a disposizioni, la cessione diretta, a titolo oneroso, del compendio aziendale, o del ramo d’azienda, si associa ad effetti fiscali realizzativi.
La cessione dell’azienda può non riguardare la totalità dei beni e dei rapporti economico-giuridici organizzati dall’imprenditore per l’esercizio dell’impresa, purché il complesso di attività cedute sia tale da potersi configurare come cessione di complesso aziendale relativo a singoli rami di impresa.
Tale cessione può avvenire anche con riserva di proprietà, come nel caso esaminato dal recente interpello n. 92/2019, pubblicato sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate.
Dello stesso autore ti invitiamo a leggere: “Cessione di ramo d’azienda e interpello qualificatorio”
Cessione d’azienda – Aspetti generali
L’operazione di cessione d’azienda (o di ramo di azienda) si caratterizza per:
- l’onerosità della transazione, ossia la pattuizione di un corrispettivo dovuto dal cessionario;
- il trasferimento a titolo definitivo della proprietà dell’azienda.
La cessione d’azienda a titolo oneroso rappresenta una fattispecie imponibile ai fini delle imposte sui redditi, dato che con essa i beni soggetti al regime del reddito di impresa fuoriescono dalla sfera giuridica del cedente, rendendo imponibili gli eventuali plusvalori latenti.
Con la cessione a titolo oneroso dell’azienda, il cedente realizza infatti un componente reddituale positivo (plusvalenza), o anche negativo (minusvalenza), fatta eccezione per i casi in cui venga ceduta l’unica azienda dell’imprenditore individuale, ovvero un’azienda pervenuta al cedente a titolo gratuito, mortis causa o per donazione da un familiare, in assenza di esercizio di impresa da parte del cedente nel lasso di tempo che intercorre tra l’acquisizione a titolo gratuito e la cessione a titolo oneroso.
La cessione del compendio aziendale può anche avvenire secondo la particolare formula della riserva di proprietà, che prevede il definitivo trasferimento del bene solo in conseguenza dell’integrale pagamento del prezzo.
Diversamente da quanto accade in altre ipotesi di trasferimento dell’azienda, eventualmente soggette a regimi di neutralità (es.: conferimento), la cessione dell’azienda genera plus o minusvalenze.
Fanno eccezione i casi in cui venga ceduta l’unica azienda dell’imprenditore individuale, ovvero un’azienda pervenuta al cedente a titolo gratuito, mortis causa o per donazione da familiare, in assenza di esercizio di impresa da parte del cedente nel lasso di tempo intercorrente tra l’acquisizione a titolo gratuito e la cessione a titolo oneroso.
Le plusvalenze
Secondo l’art. 86, comma 2, del TUIR, la plusvalenza generata dalla cessione di azienda a titolo oneroso è pari alla differenza tra il corrispettivo