Concordato preventivo biennale: necessario monitorare con costanze le cause di decadenza

La decadenza dal concordato preventivo biennale è sempre in “agguato”: i che hanno aderito al CPB per il biennio 2024/2025, e quelli che lo faranno per il 2025/2026, devono prestare particolare attenzione al costante monitoraggio della propria posizione tributaria. L’obiettivo è evitare il rischio di incorrere nelle cause di decadenza previste dalla normativa, con conseguente cessazione degli effetti del CPB. Le principali cause di decadenza sono: accertamenti con rilievi significativi (attività non dichiarate, passività inesistenti o indeducibili, violazioni di non lieve entità come reati tributari, errori negli ISA oltre il 30%); presentazione di dichiarazioni integrative che modificano gli elementi posti a base dell’accettazione della proposta di concordato; dichiarazioni dei redditi con dati difformi rispetto a quelli utilizzati per la proposta; esistenza di debiti tributari o contributivi superiori a 5.000 euro non regolarizzati entro i termini; omesso pagamento delle somme dovute in base al concordato (salvo versamento entro 60 giorni dalla comunicazione degli esiti del controllo automatizzato).

12 settembre 2025