La Corte di Cassazione, con l’Ordinanza 26/08/2024, n. 23098, si è pronunciata in tema di disapplicazione della disciplina sulle cosiddette società di comodo, chiarendo in particolare l’onere probatorio a carico del contribuente per superare la presunzione legale posta dalla detta disciplina in caso di mancato superamento del test di operatività.
Ai fini della disapplicazione della disciplina in tema di società di comodo, la prova contraria, da parte del contribuente, deve risolversi nell’offerta di elementi di fatto consistenti in situazioni oggettive di carattere straordinario, indipendenti dalla volontà del medesimo contribuente, che rendano impossibile conseguire il reddito presunto avuto riguardo alle effettive condizioni del mercato, desumendosi, pertanto, l’erroneità dell’esito del test di operatività, ovvero la sussistenza di un’attività imprenditoriale effettiva. (Giovambattista Palumbo)