Un’associazione professionale acquista crediti edilizi a prezzo ridotto: il guadagno può essere tassato come reddito di lavoro autonomo? Una recente risposta dell’Amministrazione apre al rischio di estendere la tassazione oltre i confini dell’attività svolta, sollevando interrogativi sul vero significato di reddito professionale.
Reddito di lavoro autonomo: il confine tra attività professionale e plusvalenze da crediti edilizi
L’Agenzia delle Entrate, con la risposta a interpello avente in particolare ad oggetto l’inclusione o meno nel reddito di lavoro autonomo del differenziale tra il valore nominale di un credito d’imposta originato dall’esecuzione di interventi edilizi di cui al combinato disposto degli articoli 119 e 121 del D.L. n. 34/2020 e il prezzo inferiore pagato da un’associazione professionale per il suo acquisto.
Per l’Associazione non costituendo il credito in questione il corrispettivo di una prestazione professionale svolta a favore del cedente, alla luce dei chiarimenti forniti con la circolare 23 giugno 2022, n. 23/E e la risposta ad interpello n. 472 del 30 novembre 2023, il differenziale non è inquadrabile come reddito di lavoro autonomo e non è soggetto ad alcuna forma di tassazione, non essendo raccordabile ad alcuna delle categorie di reddito imputabili alle associazioni professionali.
In ogni caso, qualora esso fosse tassabile, il provento andrebbe differito al momento dell’incasso, ossia nel momento in cui l’Associazione utilizzerà il credito d’imposta in compensazione.