Cosa accade se l’assemblea dei soci non approva il bilancio d’esercizio? È possibile depositarlo comunque al registro imprese? E quali obblighi fiscali restano in capo alla società? Tra rischi di scioglimento, sanzioni e incertezze operative, il blocco assembleare apre scenari complessi che meritano attenzione.
Mancata approvazione del bilancio: profili civilistici e fiscali
L’approvazione del bilancio di esercizio rappresenta un adempimento fondamentale per tutte le società di capitali. Nella pratica può accadere che, per varie motivazioni legate all’inerzia di amministratori o dell’assemblea legate per esempio ad insanabili dissidi tra i soci, si giunga alla mancata approvazione del bilancio di esercizio.
L’omesso deposito del rendiconto annuale può danneggiare la considerazione dell’azienda, creare sfiducia tra clienti, fornitori e investitori influendo negativamente sulla capacità dell’impresa di attrarre capitali o accedere a finanziamenti.
In questo intervento ripercorriamo le ipotesi in cui la mancata approvazione del bilancio d’esercizio dipenda dai comportamenti dall’assemblea e le possibili conseguenze civilistiche e fiscali per soci ed ente. Si intende altresì indagare sulla prassi di alcuni uffici del Registro delle imprese che, sulla base del principio di tipicità degli atti da iscrivere, si rifiutano di accettare il deposito del bilancio non approvato dall’assemblea dei soci. Ciò sembrerebbe in contrasto con le indicazioni fornite dal Ministero dello Sviluppo Economico nell’ambito della Circolare n. 3668/C del 27.02.2014.
Le cause di mancato funzionamento dell’assemblea: fattispecie e conseguenze per società e soci
In linea generale possono essere distinte tre ipotesi di impossibilità di funzionamento:
- inerzia dell’assemblea per mancata partecipazione dei soci, ovvero a causa del mancato raggiungimento dei quorum costituitivi o partecipativi;
- presenza di voti contrari, allorquando la maggioranza dei soci non condivide le politiche di bilancio degli amministratori.
- partecipazioni detenute in misura pari al 50 per centro tra i soci in cui una metà vota per l’approvazione del bilancio e l’altra metà si esprime in senso contrario.
In questi casi, benché convocata per discutere sul progetto di bilancio redatto dall