Dopo un controllo automatizzato può accadere che il contribuente riceva un avviso bonario e scopra di avere un credito d’imposta non indicato nella dichiarazione. Come si gestisce correttamente questa comunicazione? Quali sono i passaggi necessari per confermare il credito e utilizzarlo nei modi previsti? Scopriamo tempi, opzioni e adempimenti per non perdere un’opportunità spesso sottovalutata.
L’Agenzia delle Entrate può riconoscere dei crediti d’imposta a seguito di controlli eseguiti dopo la presentazione delle dichiarazioni fiscali (redditi, Irap, Iva e 770); in tali casi invia una comunicazione al contribuente indicando il maggior credito che, per essere utilizzato, deve essere “confermato” dal contribuente. Vediamo quali adempimenti deve effettuare il contribuente per il riconoscimento del credito.
Gestione dei crediti a seguito di avviso bonario: istruzioni e modalità operative
L’attività di controllo sulle dichiarazioni fiscali dei contribuenti può essere di una delle seguenti tipologie.
Automatico |
Sulla base dei dati della dichiarazione e delle dichiarazioni precedenti, controllo versamenti in acconto o a saldo, riporto crediti, ecc. |
Formale |
Riscontro dati indicati nella dichiarazione con i documenti. Tipicamente riguarda gli oneri, ma anche le ritenute subite, ecc. |
Nel merito |
Ulteriore attività, finalizzata al contrasto dell’evasione. Si tratta ad esempio dell’accertamento sintetico, analitico, induttivo, parziale, ecc. |
In particolare:
- qualora a seguito del controllo automatizzato siano riscontrati errori,
- la maggiore imposta da versare, le sanzioni e gli interessi sono iscritti a ruolo con conseguente notifica della cartella di pagamento.
Tuttavia, prima di notificare la cartella di pagamento, è previsto che il contribuente sia informato, mediante la c.d. Comunicazione di irregolarità (Avviso bonario) nella quale sono indicate sinteticamente le correzioni apportate in fase di liquidazione e le somme dovute, in modo che il contribuente possa chiarire la propria posizione con l’Agenzia delle Entrate prima dell’iscrizione a ruolo entro il termine previsto per il pagamento delle somme indicate nell’avviso.
Invio comunicazione di irregolarità
La comunicazione di irregolarità è inviata:
- al domicilio fiscale del contribuente mediante raccomandata A/R o all’indirizzo PEC, se presente nell’archivio INI-PEC;
- all’intermediario, attraverso Entratel, qualora nel frontespizio della dichiarazione il contribuente e l’intermediario abbiano barrato le specifiche caselle denominate rispettivamente “Invio avviso telematico controllo automatizzato dichiarazione all’intermediario” e “Ricezione avviso telematico controllo automatizzato dichiarazione”.
Avviso irregolarità nel cassetto fiscale
L’articolo 23, comma 3, del D.lgs. 1/2024 (cd. decreto “Adempimenti”) ha previsto che, con uno o più provvedimenti dell’Agenzia, siano incrementati i servizi del Cassetto fiscale su due fronti:
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