La maxi-deduzione sul costo del lavoro premia le nuove assunzioni con una maggiorazione fino al 30%, offrendo un incentivo concreto alle imprese.
L’agevolazione è stata prorogata fino al 2027, ma per accedervi è fondamentale rispettare specifici requisiti. Scopriamo chi ne può beneficiare e come ottenerla.
Maxi-deduzione costo del lavoro: regole, benefici e proroga fino al 2027
Quando scatta l’agevolazione? Quando è maggiorata?
Con il decreto 25 giugno 2024 il Ministro dell’economia e delle finanze di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, ha emanato le indicazioni per l’applicazione della maxi deduzione del costo del lavoro introdotta dall’art. 4 del D.lgs. n. 216/2023 per il solo periodo d’imposta periodo 2024 (trattasi di una specifica agevolazione riferita alle nuove assunzioni di lavoratori che sostituisce l’agevolazione ACE).
La legge di Bilancio 2025 (legge n. 207/2024) ha prorogato per i periodi d’imposta 2025, 2026 e 2027, la maggiorazione del costo del 120% e 130% ammesso in deduzione in presenza di nuove assunzioni.
Maxi-deduzione costo lavoro: approfondimento della normativa
Soggetti ammessi al beneficio
L’agevolazione in oggetto spetta ai titolari di reddito d’impresa e agli esercenti arti e professioni per le nuove assunzioni con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato:
– società/enti residenti in Italia (spa, sapa, srl, società cooperative e di mutua assicurazione);
– imprese individuali;
– società di persone ed equiparate;
– esercenti arti e professioni, anche in forma associata;
– soggetti non residenti, relativamente all’attività commerciale esercitata in Italia tramite una stabile organizzazione.
Per gli Enti non commerciali l’agevolazione spetta in relazione alle assunzioni intervenute nell’attività commerciale eventualmente svolta il cui costo risulti “da separata evidenza contabile”.
Nota: sono escluse le imprese in liquidazione ordinaria nonché le imprese assoggettate a liquidazione giudiziale o agli altri istituti liquidatori relativi alla crisi di impresa (concordato preventivo, concordato minore, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria,