La Legge di Bilancio 2025 estende il reverse charge a logistica e trasporti, rivoluzionando la gestione dell’IVA per contrastare l’evasione e semplificare gli adempimenti fiscali.
In attesa delle autorizzazioni UE, tra disciplina transitoria, sanzioni e nuove opportunità per le imprese, scopriamo come cambia il settore e quali sono gli impatti concreti.
Reverse charge logistica e trasporti: le novità della Legge di Bilancio 2025 e gli effetti sulle imprese
La Legge di Bilancio 2025 introduce significative novità in tema di reverse charge per il settore della logistica e del trasporto, ampliandone in modo sostanziale l’ambito di applicazione.
Questa misura, che mira a rendere più efficiente la riscossione dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) e a combattere l’evasione fiscale, rappresenta un importante passo avanti nella regolamentazione di un settore strategico per l’economia. Tuttavia, la sua effettiva implementazione è subordinata al rilascio di un’autorizzazione da parte del Consiglio europeo, conformemente a quanto stabilito dalle direttive comunitarie.
Obiettivi principali del reverse charge
L’applicazione del reverse charge nel settore della logistica e del trasporto risponde a due obiettivi fondamentali:
- Contrastare l’evasione fiscale: L’inversione contabile elimina il rischio che l’IVA addebitata dal prestatore non venga