Una recente sentenza della Cassazione ha ribadito un principio già noto ma spesso frainteso: in materia di sanzioni tributarie, la responsabilità ricade sempre e comunque sul contribuente, anche se l’errore è imputabile al professionista incaricato. Attenzione però a non confondere i piani: se sul fronte fiscale è il contribuente a rispondere in prima battuta, sul piano civilistico resta salvo il diritto di rivalersi sul professionista per inadempimento contrattuale.
Dichiarazione dei redditi: chi paga se sbaglia il commercialista?
Recentemente è apparsa su taluna stampa specializzata la notizia di una sentenza (Cassazione, n. 22742/2025) che viene presentata al lettore con il titolo, evidentemente fuorviante, “il contribuente deve vigilare sull’invio della dichiarazione dei redditi”; la conseguenza è che se il cliente non lo fa è da ritenersi responsabile per l’infrazione, non già colui che è stato incaricato dell’adempimento (il commercialista).
È fin troppo evidente la domanda del contribuente:
“quindi, non solo pago il commercialista, devo anche controllare quello che fa, altrimenti è colpa mia di tu