Il conferimento congiunto di diritti parziali su quote o azioni, come nuda proprietà e usufrutto, apre nuove opportunità ma richiede una chiara comprensione delle implicazioni fiscali e patrimoniali. Quali diritti è possibile conferire? Come viene calcolato il valore della quota nella società conferitaria? Approfondire questi aspetti è essenziale per ottimizzare la pianificazione e garantire un corretto inquadramento dell’operazione.
Conferimento congiunto di diritti parziali: un caso pratico
Il conferimento congiunto di diritti parziali è stato ampiamente sdoganato dall’Agenzia delle Entrate, da ultimo con la risposta ad istanza di interpello n. 147/2019. L’agenzia delle entrate, con il documento di prassi, ha evidenziato come in un contesto di conferimento di diritti parziali ex. art. 177 comma. 2 TUIR la qualifica di socio è subordinata al possesso da parte dei soggetti conferenti di quote in piena proprietà nella società conferitaria.
L’agenzia, nella risposta, evidenziava come solamente a fronte del conferimento di diritti in piena proprietà o in nuda proprietà, i soci erano titolati a ricevere quote di capitale che permettevano loro di acquisire la qualifica di soci della società conferitaria, mentre il conferimento ex se di diritti di usufrutto, e