La manovra per il 2025 tenta di aumentare il congedo parentale per contrastare il calo delle nascite. Quali sono le attuali norme a disposizione di lavoratrici e lavoratori? Cosa prevede il Disegno di legge di bilancio 2025?
L’INPS si preoccupa di riconoscere ai dipendenti un sostegno economico a fronte di eventi che rendono necessario assentarsi dal lavoro perdendo di conseguenza il diritto alla retribuzione liquidata dall’azienda.
Le assenze tutelate dall’Istituto attraverso l’erogazione di un’apposita indennità, di norma anticipata in busta paga da parte del datore di lavoro, per conto dell’INPS, sono tassativamente previste dal legislatore.
Tra le casistiche interessate figurano i congedi parentali richiesti dal lavoratore per esigenze legate alla cura e assistenza dei figli.
Previa domanda all’INPS, i dipendenti, nel rispetto di determinati limiti temporali, possono legittimamente assentarsi dal lavoro percependo un’indennità, a carico dell’Istituto, calcolata in misura pari al 30% della retribuzione media globale giornaliera.
Nell’ottica di rafforzare, come si legge nel Documento programmatico di bilancio – anno 2025, le iniziative “a favore delle famiglie e della genitorialità, anche con misure volte a supportare gli istituti per la conciliazione dei tempi lavorativi con le esigenze familiari” il Disegno di legge di bilanc