Le nuove regole fiscali sulle mance: si allarga la platea dei beneficiari e cresce la quota agevolata. Come funziona ora la tassazione e quali sono le condizioni per accedere al regime di favore?
Disciplina fiscale delle mance: novità 2025
Il Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) approvato con Decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, numero 917 ai sensi del principio sancito dall’articolo 51 dispone che le liberalità in denaro o in natura riconosciute ai dipendenti dal datore di lavoro o da terzi concorrono alla formazione del reddito imponibile ai fini fiscali.
Esistono tuttavia due eccezioni, rispettivamente, per i croupiers e i lavoratori del settore privato ricettivo e della ristorazione.
Se nel primo caso (croupiers) opera un meccanismo di esclusione, ai fini fiscali, di una parte delle somme percepite dal lavoratore, con riguardo alle mance in alberghi e ristoranti la Legge numero 197/2022 (Manovra 2023) ha introdotto un’imposta sostitutiva di IRPEF ed addizionali regionali / comunali pari al 5 per cento.
Proprio su quest’ultima disciplina è intervenuta la Legge numero 207/2024 (Manovra 2025) aumentando la quota-parte di mance soggette ad imposta sostitutiva e, al contempo, passando da 50 mila a 75 mila euro la soglia reddituale per accedere al beneficio.
Alla luce dei chiarimenti forniti