Il recente decreto correttivo della riforma fiscale ha introdotto un nuovo obbligo per i professionisti: le spese di rappresentanza saranno deducibili solo se effettuate con strumenti di pagamento tracciabili. La novità riguarda eventi, omaggi e spese promozionali, ma solo se documentati correttamente. Da quando decorre la nuova regola e cosa cambia nella gestione fiscale dei costi?
Le spese di rappresentanza dei professionisti possono essere considerate in deduzione ai fini della determinazione del reddito professionale solo se sostenute con mezzi di pagamento in grado di assicurare tracciabilità dei movimenti finanziari. La precisazione è contenuta nel decreto–legge recentemente approvato dal Governo che ha modificato l’art. 54–septies, comma 2, del TUIR.
Continua però ad applicarsi il limite precedentemente pari all’1 per cento dei compensi percepiti nel periodo d’imposta, ma andiamo con ordine.
Il nuovo obbligo di tracciabilità per le spese di rappresentanza dei professionisti
L’obbligo di tracciabilità (ai fini della deducibilità) delle spese di ra