Il Decreto Coesione, ora convertito in legge, introduce incentivi per favorire l’occupazione giovanile e femminile, con misure specifiche per l’avvio di attività professionali al Centronord e nel Mezzogiorno. Beneficiari sono i giovani under 35, con agevolazioni che includono finanziamenti, voucher e contributi a fondo perduto fino al 75%. Tuttavia, per rendere operative queste misure, è necessario un decreto attuativo ancora in attesa di approvazione. Scopriamo di più sulle opportunità offerte e i dettagli delle agevolazioni.
Il Decreto Coesione contiene una serie di disposizioni volte a favorire l’occupazione giovanile e femminile riguardanti anche l’avvio e l’esercizio delle attività professionali. Il provvedimento è ora in vigore definitivamente essendo intervenuta la conversione ad opera della legge 4 luglio 2024, n. 95, pubblicata nella G.U. n. 157 del 6 luglio 2024.
Le agevolazioni non sono però del tutto operative in quanto sarà necessario attendere l’emanazione di un decreto di attuazione entro 90 giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Legge di conversione.
Le disposizioni di cui all’art. 17 sono finalizzate ad agevolare l’avvio delle attività professionali al centronord. Il beneficio è limitato ai giovani di età inferiore ai 35 anni che si trovano in specifiche condizioni. Le agevolazioni prescindono dalla forma scelta per l’avvio delle attività.
Le disposizioni riguardano le attività esercitate in forma individuale, ma anche quelle in forma collettiva, comprese quelle che prevedono l’iscrizione in ordini e collegi, quindi le c.d. attività ordinistiche.
Decreto Coesione: gli incentivi possibili per nuove attività professionali
Sono destinatari dell’intervento i giovani di età inferiore ai 35 anni in possesso di uno dei seguenti requisiti:
- di marginalità, vulnerabilità sociale e di discriminazione, come definite dal programma nazionale Giovani, donne e lavoro 2021 – 2027;
- inoccupati, inattivi e disoccupati;
- disoccupati beneficiari di ammortizzatori sociali del programma Garanzia di occupabilità dei lavoratori.
La misura in commento prevede la possibilità di un apposito finanziamento limitatamente alle seguenti iniziative:
- erogazione di servizi di formazione e di accompagnamento alla progettazione preliminare per l’avvio delle attività professionali definita su base territoriale e di concerto con le regioni interessate;
- tutoraggio finalizzato all’incremento delle competenze dei liberi professionisti e delle STP nella fase di avvio e nello svolgimento delle predette attività.
In alternativa al finanziamento delle su indicate iniziative viene riconosciuto un voucher di avvio, non soggetto a rimborso, utilizzabile per l’acquisto di beni, strumenti e servizi per l’avvio dell’attività, per un importo massimo di 30.000 euro. Nel caso di acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali di beni diretti ad assicurare la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico, l’importo massimo del voucher è elevato fino a 40.000 euro.
In alternativa al voucher si può ottenere un contributo a fondo perduto fino al 65 per cento dell’investimento (per programmi di spesa fino a 120.000 euro) e un contributo a fondo perduto fino al 60 per cento dell’investimento (per programmi di spesa tra 120.000 e 200.000 euro).
I termini, i criteri e le modalità di finanziamento delle iniziative ammissibili sono individuati con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e il PNRR, da emanarsi entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore delle disposizioni in esame.
Il legislatore ha inteso incentivare anche l’avvio delle attività professionali nel Mezzogiorno d’Italia. Le misure sono contenute nel successivo art. 18
Analogamente alla misura rivolta al centronord, i benefici riguardano i giovani di età inferiore ai 35 anni.
Le agevolazioni e le condizioni sono sostanzialmente analoghe a quelle destinate alle attività avviate nel centronord, sia pure con diversi limiti. Per quanto riguarda il voucher utilizzabile per l’acquisto di beni strumentali l’importo risulta elevato fino a 40.000 euro, in luogo di quello previsto fino a 30.000 euro per le regioni del centronord.
Nel caso di acquisto di servizi e beni innovativi il voucher viene riconosciuto nella misura fino a 50.000 euro, in luogo del limite di 40.000 euro per le regioni del centronord,
È riconosciuto un contributo a fondo perduto fino al 75 per cento per programmi di spesa fino a 120.000 euro, ma anche per programmi di spesa tra 120.000 e 200.000 euro. In quest’ultimo caso il contributo scende al 70 per cento.
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Si rimane in attesa del decreto attuativo…
Anche in questo caso sarà necessaria l’approvazione di un apposito decreto di attuazione per rendere concretamente fruibili le agevolazioni.
Tale decreto dovrà però essere approvato entro il minor termine di 30 giorni dall’entrata in vigore legge di conversione del 4 luglio 2024, n. 95. Tale termine è spirato, ma il relativo decreto non risulta a tutt’oggi approvato.
Fonte: DL n. 60 del 7 maggio 2024.
Nicola Forte
Martedì 10 settembre 2024