Nel DQ del 7 Agosto 2024:
1) Definizione agevolata: la quinta rata entro il 15 settembre 2024
2) “Rottamazione-quater”: Mef, sì a proroga rata 15/09 ma nessuna riapertura dei termini
3) Pubblicate le entrate tributarie di giugno 2024
4) In G.U. il correttivo su cooperative, adempimenti e concordato preventivo
5) Ipoteca e condominio: pubblicato Studio del Notariato
6) Cessione all’esportazione: la fatturazione e registrazione degli acconti concorre a formare il plafond IVA
7) Disabili: modifica dell’esonero per mansioni a rischio elevato
Cessione all’esportazione: la fatturazione e registrazione degli acconti concorre a formare il plafond IVA
La fatturazione e registrazione degli acconti concorre alla formazione del plafond, essendo l’operazione nel suo insieme preordinata ad una cessione all’esportazione di cui all’articolo 8 del Decreto IVA.
Ovviamente, se l’operazione in questione non va a buon fine, allora il plafond costituito sulle fatture di acconto deve essere rettificato nella maniera opportuna.
Lo ha chiarito l’Agenzia delle entrate, con la risposta n. 3 del 6 agosto 2024, incentrata sulla Cessione all’esportazione e modalità di formazione del plafond in caso di fatturazione e registrazione di acconti.
Il dubbio: plafond IVA che si forma sulle cessioni di beni a clienti extraUE
L’istanza d’interpello è stata presentata da una associazione di settore che ha chiesto ulteriori chiarimenti riguardo alla risoluzione n. 94/E del 13 dicembre 2013 e in particolare sul plafond che si forma sulle cessioni di beni a clienti extraUE da parte dei propri associati. Secondo l’Agenzia delle entrate,
“In tema di Iva, (n.d.r. infatti) il meccanismo del plafond…, costituisce una modalità di assolvimento dell’Iva per le operazioni imponibili poste in essere dall’esportatore abituale (cessioni e prestazioni di servizi ad esso rese), in quanto si sostanzia nella compensazione del relativo debito con il credito maturato sulle cessioni all’esportazione od operazioni assimilate registrate nell’anno solare precedente, …, consentendo al suo fornitore di effettuare la rivalsa nei suoi confronti attraverso lo scomputo del credito dell’esportatore e non attraverso la controprestazione monetaria. Ne consegue che, discendendo la non imponibilità degli acquisti effettuati dall’esportatore abituale direttamente dalle cessioni all’esportazione e dalle operazioni ad esse assimilate dal medesimo compiute, che ne costituiscono al contempo presupposto e limite quantitativo monetario utilizzabile nell’anno successivo, il mutamento della natura di queste ultime, quand’anche sopravvenuto negli anni successivi (cd. splafonamento postumo), incide sull’entità del plafond, impedendo di procedere alla compensazione e comportando il ritorno al regime ordinario di assolvimento dell’imposta”
(Fonte: principio di diritto sancito dalla Corte di Cassazione nella sentenza n. 30800 del 19 ottobre 2022).
NdR. Le operazioni che generano plafond IVA
Vincenzo D’Andò
Mercoledì 7 Agosto 2024
Plafond IVA 2024
Un eBook per la gestione completa del Plafond IVA e di tutti gli adempimenti per l’esportatore abituale e il fornitore
A cura di: Studio Giardini
Formato: PDF con segnalibri
N. pagine: 125
Pubblicazione: Gennaio 2024
Coloro che effettuano prevalentemente operazioni di esportazione non applicano l’IVA su gran parte delle vendite (in quanto non imponibili) per cui sono spesso a credito IVA nei confronti dell’erario.
Questi particolari operatori, definiti esportatori abituali, possono effettuare acquisti di beni e servizi o importazioni senza pagare l’IVA. Tale facoltà è però ammessa entro un determinato limite, detto plafond IVA.
Come approfittare di questa possibilità e gestire concretamente il plafond IVA?
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