Torniamo sulle operazioni di M&A: in Italia il trend vede una lieve crescita anche nei primi sei mesi del 2024. Quali le prospettive per fine anno?
Nel corso del primo semestre 2024 l’attività di M&A si consolida: sono state annunciate 564 acquisizioni, per un controvalore pari a 38 miliardi di euro. Le operazioni sono calate del 14% rispetto allo stesso periodo del 2023. Complessivamente il valore aggregato delle operazioni è passato a 38 miliardi di euro del primo semestre 2024 rispetto ai 37,3 miliardi di euro dei primi sei mesi 2023.
Questi sono i dati che emergono dal nuovo report EY M&A Barometer relativo all’andamento dell’attività transazionale in Italia nel primo semestre dell’anno.
Operazioni M&A numeri brillanti anche nel 2024
L’attività M&A si consolida nel corso dei primi sei mesi del 2024. Entrando un po’ di più a livello settoriale si scopre che con il 27% delle operazioni annunciate quello industriale continua a mantenere la guida degli investimenti nel nostro paese.
A seguire arrivano il settore dei beni al consumo, con il suo 16%, e quello dell’energia con il 12%: entrambi hanno registrato una crescita rispetto allo stesso periodo del 2023.
A ridurre leggermente la propria rilevanza è, invece, il settore delle Tech, che nel corso dei primi sei mesi del 2024 è sceso dalla terza alla quarta posizione.
“Si conferma la solidità del mercato M&A anche in questo primo semestre dell’anno, in cui sia il valore aggregato sia la dimensione media delle acquisizioni di aziende italiane hanno registrato un incremento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente – spiega Marco Daviddi, Managing Partner Strategy and Transactions di EY in Italia -.
Un segnale positivo deriva anche dell’aumento del numero dei megadeal, ovvero le operazioni superiori a 1 miliardo di euro, che sono passati da 4 nel primo semestre dello scorso anno a 9 nello stesso periodo del 2024. Questo andamento favorevole si riflette anche nella dinamicità dei vari settori di riferimento.
A questo proposito, il settore industriale continua a trainare gli investimenti M&A nel nostro Paese, seguito dai settori dei beni di consumo e dell’energia, quest’ultimo favorito dagli incentivi alla transizione energetica in essere a livello europeo.
Sebbene l’attività M&A in Italia abbia mantenuto un andamento sostenuto, osserviamo una lieve riduzione dell’incidenza delle aziende straniere che hanno annunciato acquisizioni in Italia, dal 41% del totale nel primo semestre 2023 al 34% nello stesso periodo dell’anno in corso.
Ma le aziende italiane continuano a perseguire acquisizioni sia a livello nazionale sia all’estero, nonostante lo scenario globale ancora incerto e instabile.”
L’importanza dei fondi di private equity
Nel mercato italiano confermano la propria centralità i fondi di private equity, che sono andati a ricoprire un ruolo determinante nel consolidamento e nella crescita di molte aziende del nostro paese. Benché abbiano iniziato a ricoprire un ruolo rilevante, è stato registrato un calo del numero di operazioni che sono state annunciate rispetto ai primi sei mesi del 2023.
I fondi di private equity e i fondi strutturali, nel corso del primo semestre 2024, hanno annunciato qualcosa come 246 transazioni su target italiani. Il valore aggregato è pari a 14,89 miliardi di euro: nei primi sei mesi 2023 le transazioni erano 265 per un valore pari a 31,3 miliardi di euro.
NdR. Il private equity, uno strumento per far crescere il valore dell’azienda
Uno sguardo oltre frontiera…
Dando uno sguardo allo scenario internazionale, nel corso del 2023 la raccolta fondi di private equity risulta essere sulla stessa linea dell’anno precedente.
Per quanto riguarda le acquisizioni di aziende italiane all’estero, le operazioni risultano essere in linea con quelle effettuate nel corso del primo semestre 2023. Se numericamente rimangono uguali, diminuiscono in termini di valore, passando da 10,1 miliardi di euro a 7,1 miliardi di euro.
Il rallentamento sembrerebbe da attribuire in parte all’elevato costo del denaro e in parte al contesto geopolitico incerto
Prendendo in esame i settori in cui si sono maggiormente concentrate tali operazioni, mantiene il primo posto il comparto industriale (31%), seguito da quello tecnologico (18%), dei beni di consumo (14%), life sciences (10%) ed energia (9%).
NdR. Operazioni M&A, la nostra analisi sui dati del 2023
Pierpaolo Molinengo
Venerdì 5 Luglio 2024