Bonus giovani imprenditori 2025, dal 15 ottobre attiva la piattaforma ministeriale

Autoimpiego Centro-Nord e Resto al Sud 2.0 sono ormai pronti a partire. Ricapitoliamo i punti chiave dell’importante iniziativa che mira a rilanciare l’occupazione in forma autonoma o imprenditoriale

Agli artt. 17 e 18, il decreto Coesione (60/2024) aveva tracciato la via e ora la lunga attesa del varo di nuove e interessanti agevolazioni per le giovani generazioni potrebbe, finalmente, essere giunta al termine. Grazie alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo ad hoc, è ormai prossimo al lancio il bonus giovani imprenditori e professionisti per le aree del Nord, del centro Italia e del Mezzogiorno.

Come evidenziato dal Ministero del Lavoro, interpellato dalle fonti di informazione in questi giorni, l’Esecutivo mette sul piatto quasi un miliardo di euro per favorire le nuove iniziative degli under 35, mirate a costituire nuove imprese giovanili, nuovi studi professionali, startup innovative e società tra professionisti.

Considerato che gli incentivi all’autoimpiego in oggetto si potranno richiedere dal 15 ottobre prossimo, data di avvio dell’apposita piattaforma digitale, gestita dal Ministero insieme a Invitalia, ricapitoliamo beneficiari, requisiti, benefici previsti e vediamo che cosa sapere in merito alla valutazione della domanda.

 

Voucher e contributi a fondo perduto previsti con i bonus giovani imprenditori

I bonus denominati Autoimpiego Centro-Nord e Resto al Sud 2.0 sono paralleli tra loro perché si applicano a regioni geograficamente distinte, ma hanno una struttura simile: prevedono infatti strumenti di supporto (tutoraggio, formazione/accompagnamento) e aiuti economici di varia entità e applicazione.

Le nuove agevolazioni saranno rivolte ai giovani tra i 18 e i 35 anni che si trovano in condizioni di disoccupazione, inattività o fragilità sociale e prevedono, in maniera differenziata per il Centro Nord e per il Mezzogiorno, l’erogazione di contributi a fondo perduto e voucher per sostenere l’avvio di iniziative di lavoro autonomo, imprenditoriale e libero-professionale – pur sempre nel rispetto del regolamento UE sugli aiuti de minimis.

Autoimpiego Centro Nord è un bonus riconosciuto per le attività imprenditoriali e libero-professionali avviate con sede operativa in Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Umbria e Marche.

Resto al Sud 2.0, invece, si applicherà alle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

A seguire alcuni dei numeri più importanti di Autoimpiego Centro-Nord e il confronto con Resto al Sud 2.0:

  • per l’avvio delle attività con sede operativa nelle regioni del Centro Nord, gli under 35 potranno ricevere un voucher del valore massimo di 30mila euro (40mila per il parallelo incentivo Resto al Sud 2.0), non soggetto a rimborso, che potrà essere utilizzato per l’acquisto di beni, strumenti e servizi utili alle nuove attività. Il massimale sale a 40mila euro (50mila per Resto al Sud 2.0) per comprare beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o beni diretti a garantire sostenibilità ambientale o risparmio energetico;
  • previsto anche un contributo a fondo perduto, a coprire economicamente i programmi di spesa per l’avvio delle attività non maggiori di 120mila euro. Il contributo agevola fino al 65% delle spese (il 75% per l’incentivo Resto al Sud 2.0). Un diverso contributo a fondo perduto varrà, invece, per i programmi di spesa per la partenza delle attività dal valore incluso tra i 120mila e i 200mila euro. Il contributo coprirà infatti fino al 60% delle spese (70% per Resto al Sud).

In riferimento sia ai voucher che ai contributi a fondo perduto, le spese ammissibili sono comuni alle misure Autoimpiego Centro Nord e Resto al Sud 2.0 e i finanziamenti riguarderanno, tra gli altri, i macchinari, gli impianti e le attrezzature nuove di fabbrica o i programmi informatici e soluzioni digitali e i servizi funzionali all’avvio, come le consulenze tecnico-specialistiche finalizzate alla progettazione e sviluppo di soluzioni innovative sia di processo che di prodotto.

In ogni caso, i costi saranno agevolabili a patto che risultino strettamente ed esclusivamente connessi e funzionali alle esigenze produttive e gestionali dell’attività da avviare.

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Destinatari delle iniziative e tipologie di attività agevolabili

In vista dell’avvio della piattaforma per fare domanda, riportiamo di seguito i requisiti da possedere per accedere ai bonus in oggetto – è sufficiente averne anche uno solo per poter fare domanda:

  • età inferiore ai 35 anni;
  • presenza di una condizione di marginalità, di vulnerabilità sociale e di discriminazione, come definite dal Piano nazionale Giovani, donne e lavoro 2021 – 2027;
  • accertato stato di inoccupazione, inattività e disoccupazione;
  • beneficio delle misure del programma di politica attiva Garanzia di occupabilità dei lavoratori (Programma GOL), riservate ai disoccupati.

A seguire ecco per quali attività da avviare, è possibile richiedere le agevolazioni di cui sopra:

  • lavoro autonomo tramite apertura di partita IVA;
  • impresa individuale regolarmente iscritta al registro delle imprese;
  • impresa in forma societaria, regolarmente iscritta al registro delle imprese, nelle seguenti forme giuridiche: società in nome collettivo; società in accomandita semplice; società a responsabilità limitata; società cooperativa;
  • attivitò libero-professionali anche nella forma di società tra professionisti.

Attenzione però: per beneficiare degli aiuti, le attività dovranno essere intraprese nel mese anteriore alla data di presentazione della domanda di agevolazione e risultare inattive alla stessa data.

 

Valutazione della domanda, che cosa sapere

Istruzioni, termini e modalità di trasmissione della domanda, tramite l’apposita piattaforma digitale, saranno dettagliati in un apposito decreto direttoriale atteso a giorni e comunque prima della data di avvio del servizio web per fare domanda.

In particolare, le agevolazioni previste da Autoimpiego Centro Nord e Resto al Sud 2.0 saranno assegnate in applicazione di una procedura valutativa a sportello. Le richieste di bonus – corredate dalla relativa documentazione – saranno valutate nei limiti delle risorse disponibili per la misura, tenuto conto delle disponibilità finanziarie a livello territoriale comunicate dall’Autorità di gestione del Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027.

In particolare, il procedimento di valutazione sarà articolato nelle fasi di:

  • ammissibilità, in cui è effettuata la verifica formale della completezza e conformità della domanda e della documentazione presentata;
  • possibilità di accoglimento, in cui è effettuata la verifica della sussistenza dei requisiti di accesso alle agevolazioni;
  • verifica del merito progettuale, con particolare riferimento all’analisi delle competenze dei soggetti beneficiari, nonché degli eventuali altri soci, in rapporto alla specifica attività da avviare, degli aspetti distintivi della stessa, della natura e caratteristiche delle spese ammissibili.

 

Inoltre, il provvedimento di concessione:

  • è preso da Invitalia a seguito della valutazione positiva, entro 90 giorni dalla data di presentazione della domanda, oppure di completamento della stessa nel caso di richiesta di integrazione formulata dal soggetto gestore;
  • individua l’iniziativa economica ammessa, indica l’importo del contributo concesso per la complessiva realizzazione dell’iniziativa economica e regola i tempi e le modalità per la realizzazione dell’iniziativa economica e per il versamento delle agevolazioni;
  • riporta gli obblighi del soggetto beneficiario e le cause di revoca.

Dopo l’inoltro della richiesta del bonus giovani imprenditori e l’eventuale approvazione, trascorsi tre mesi dalla data del provvedimento di concessione, le nuove attività economiche potranno richiedere il versamento della prima tranche di contributo, a stato di avanzamento lavori – SAL.

Come si può leggere nel decreto attuativo, il SAL sarà erogato a fronte della presentazione di titoli di spesa, anche non quietanzati, di valore incluso tra il 30% il 70% delle spese ammesse a contributo. In caso di esito positivo dell’istruttoria di erogazione, il contributo a SAL sarà versato al soggetto richiedente entro 60 giorni dalla presentazione della domanda di erogazione.

 

Sabato 4 Ottobre 2025

Claudio Garau