La prevista riforma del sistema sanzionatorio tributario appare sicuramente positiva, tuttavia si devono istruire gli Uffici dell’amministrazione alla corretta applicazione della normativa, caso che non sempre accade
Uno dei prossimi interventi legislativi, in attuazione della Legge Delega 111/2023, riguarderà la revisione del sistema sanzionatorio tributario.
Tale riforma è senz’altro da accogliere con favore, ma, in sede di accertamento, occorre che gli uffici determinino le sanzioni in conformità con le previsioni normative, applicando, ad esempio, in modo corretto gli istituti del cumulo giuridico e della recidiva.
La riforma del sistema sanzionatorio tributario
La Legge Delega 111/2023, all’articolo 20, delega al governo la revisione del sistema sanzionatorio tributario, amministrativo e penale, con riferimento alle imposte sui redditi, all’Iva e agli altri tributi indiretti, nonché ai tributi degli enti territoriali.
I principi a cui deve attenersi l’esecutivo sono, tra gli altri: la maggiore integrazione tra i diversi tipi di sanzione, ai fini del completo adeguamento al principio del ne bis in idem; la migliore proporzionalità delle sanzioni tributarie, a