Fra i tanti futuri sviluppi dell’intelligenza artificiale vi sarà anche quello di supporto alle complesse operazioni di Mergers & Acquistions: le prospettive per il 2024.
L’intelligenza artificiale darà un’importante spinta alle operazioni di Mergers & Acquisitions (M&A). A seguito della stabilizzazione dei tassi d’interesse e della ripresa dei vari deal – dopo l’attenuazione che era stata registrata nel corso del primo semestre del 2023 -, WTW, società leader a livello globale nella consulenza per la gestione del rischio e per la crescita e il benessere delle persone, ha analizzato le tendenze che stanno riguardando direttamente il mondo delle M&A nel corso del 2024.
Ma entriamo nel dettaglio e vediamo cosa aspettarci nel corso dei prossimi mesi.
Le attività M&A nel 2023
A condizionare le attività M&A all’inizio del 2023 è stata la crescita dell’inflazione e l’aumento dei tassi d’interesse. Ma non solo: a pesare è stata anche una certa instabilità politica; fenomeni che, messi insieme, hanno contribuito a far crollare le operazioni, almeno fino al secondo trimestre dell’anno.
Da quel momento è stata registrata un’inversione di tendenza: è stato registrato un aumento delle operazioni effettuate a livello globale tra il mese di luglio e quello di settembre 2023. È quanto, sostanzialmente, emerge dall’analisi del Quarterly Deal Performance Monitor (QDPM) di WTW.
I cinque trend del 2024
Nel 2024 sul mercato M&A potrebbero continuare ad avere un impatto negativo gli elevati costi di finanziamento, i conflitti globali e i numerosi avvenimenti che si stanno susseguendo sul piano politico.
Le prospettive per l’anno in corso, quindi, rimangono di difficile delineazione.
Fatte queste necessarie premesse, secondo WTW l’attuale contesto starebbe offrendo alcune opportunità per effettuare delle operazioni strategiche, che, comunque vada, potrebbero risultare non attuabili nel caso in cui si dovesse intensificare la concorrenza per gli asset nel corso della prossima ripresa di mercato.
Andrea Scaffidi, Total Reward & Executive Solutions Director di WTW, sulla base dei principi che abbiamo appena visto, ha elencato le cinque principali tendenze che si potrebbero delineare nel corso del 2024.
Nel caso in cui, ovviamente, i principali driver dell’attività M&A dovessero rimanere intatti.
La corsa all’intelligenza artificiale e l’impatto su Mergers & Acquisitions
Un cambiamento epocale sta condizionando il 2024: porterà ad effettuare degli importanti investimenti nell’intelligenza artificiale.
Molti dealmaker hanno espresso alcune riserve e perplessità sull’argomento, ma è pur vero che le aziende stanno orientando sempre più la loro attenzione e le loro risorse su imprese che sono basate sull’intelligenza artificiale.
L’Intelligenza Artificiale – a tutti gli effetti una tecnologia rivoluzionaria – insieme alle tecnologie tecniche in possesso delle start-up del settore, viene considerata come un potenziale vantaggio per le operazioni Mergers & Acquisitions e, soprattutto, per riuscire a creare del valore aggiunto.
“Dal miglioramento dell’efficienza attraverso l’automazione, alla promozione dell’innovazione, il potenziale dell’IA è molto ampio – spiega Andrea Scaffidi -. Il successo dei deal, tuttavia, dipende anche dalla capacità dei buyer di costruire una cultura che supporti l’innovazione dell’IA anche attraverso la possibilità di migliorare l’Employee Experience nelle aziende”.
Accordi di piccole-medie dimensioni
Le analisi effettuate da WTW mettono in evidenza che i volumi relativi alle operazioni di grandi dimensioni – quelle, per intenderci, che hanno un valore superiore a 1 miliardo di dollari – continuano a registrare un costante calo fin dal 2020.
Il contesto che stiamo attraversando in questo momento – che è caratterizzato da dei tassi d’interesse particolarmente alti – ha dato il via ad una tendenza che potrebbe continuare anche nel 2024, e che è costituita dalla crescente attenzione verso operazioni medio piccole, che risultano essere più facili da portare a termine: risultano essere meno rischiose e possono inserirsi, molto facilmente, all’interno del portafoglio dei potenziali acquirenti.
Partnership in crescita
Andrea Scaffidi ritiene che nel corso del 2024 prenderanno piede delle joint venture, delle alleanze strategiche e degli investimenti di minoranza, attraverso la condivisione del rischio.
Questi comportamenti sono determinati principalmente dalla crescita del costo del capitale e da un maggiore controllo normativo, che andranno a complicare pesantemente il mercato M&A.
Private equity
I target, in futuro, diventeranno sempre più attrattivi, grazie alla continua riduzione del divario di valutazione tra i buyer ed i venditori. Saranno proprio i target a contribuire alla ripresa dei deal nel 2024.
Secondo Scaffidi questa risulta essere una notizia particolarmente positiva, soprattutto per le società di private equity, che nel corso del tempo sono state sottoposte a delle continue pressioni per dispiegare oltre 2.000 miliardi di dollari di capitale.
La creazione di valore aggiunto
Senza dubbio il deal making è diventato più complesso. Le strategie tradizionali faticano ad essere efficaci nel fornire un vantaggio competitivo.
Le probabilità di successo dell’M&A nel 2024 dipendono non solo da una ricerca mirata delle operazioni più sicure, da una solida due diligence e dall’integrazione dei fattori ESG, ma anche dalla capacità di gestire i rischi nelle attuali condizioni del mercato del lavoro, che, se non gestiti, potrebbero rapidamente compromettere il valore delle operazioni.
L’intelligenza artificiale, nel mondo del Mergers & Acquisitions, sta emergendo molto rapidamente e costituisce un importante fattore di cambiamento. L’IA ha il potenziale per accelerare in maniera significativa le operazioni, dalla due diligence all’integrazione post-fusione. Le capacità dell’intelligenza artificiale, nel caso in cui vengano utilizzate correttamente, possono costituire la chiave per poter generare valore.
“Nel corso del 2024 è probabile che l’incertezza macroeconomica e le sfide normative peseranno sull’attività M&A – conclude Scaffidi -. Una rinnovata attenzione per la tecnologia, in particolare per l’IA, dovrebbe tuttavia dare impulso alle operazioni di mid-market e alle acquisizioni di piccole-medie dimensioni, che contribuiranno a incrementare i livelli complessivi di attività, in quanto i buyer sfruttano le opportunità di crescita a prezzi migliori”.
Pierpaolo Molinengo
Sabato 24 Febbraio 2024