Due interventi normativi in arrivo si apprestano a modificare sostanzialmente alcuni aspetti applicativi della cosiddetta cedolare secca sugli affitti, vale a dire l’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali locali (che fu introdotta a decorrere dal 2011 per effetto dell’art. 3 del D.Lgs. 14 marzo 2011 n. 23).
La legge di Bilancio 2024: cedolare secca per le locazioni brevi
In primo luogo, per effetto delle misure fiscali contenute nell’Atto Senato n. 926 relativo al disegno di legge di bilancio 2024, è previsto (cfr. l’art.18 del citato disegno di legge) l’aumento dell’aliquota della cedolare dal 21% al 26% “in caso di destinazione alla locazione breve di più di un appartamento per ciascun periodo d'imposta”.
Come noto, le locazioni “brevi” sono quelle che, in base a quanto previsto dall’art.2-bis della Tariffa Parte II annessa al DPR 191/1986 (cosiddetto Testo Unico dell’Imposta di Registro), non sono soggette a registrazione se non nel “caso d’uso”, laddove non siano formate per atto pubblico o scrittura privata autenticata e che abbiamo “durata non superiore a trenta giorni complessivi nell’anno”.
Mette conto evidenziare che la verifica della durata del contratto va effettuata con riferimento alla locazione intercors