Finanziamento Enti del Terzo Settore: scadenza domande al 6 novembre 2023

Per gli Enti del Terzo Settore è in scadenza il bando di finanziamento per iniziative e progetti di rilevanza nazionale disposti dal “loro” codice. La scadenza è fissata per il prossimo 6 novembre: ecco la guida pratica alla presentazione della domanda.

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali è intervenuto in materia di finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale disposti dal codice del Terzo settore (art. 72 D.lgs 117/2017).

Le risorse a disposizione delle attività di interesse generale degli enti del Terzo settore per l’Atto di indirizzo 2023 ammontano a 22.666.890 euro e la compilazione delle domande potrà avvenire dalle ore 12.00 del 16 ottobre 2023 sino alle ore 20.00 del 6 novembre 2023.

 

Finanziamento Enti del Terzo Settore: focus sulla normativa

Enti interessati al finanziamento

finanziamento terzo settore domandeLe iniziative e i progetti di rilevanza nazionale disposti dal codice del Terzo settore (art. 72 d.lgs N. 117/2017) riguardano l’avvio sul territorio di attività progettuali o programmi di ordinaria attività statutaria.

Nota: l’art. 72, comma 1, CTS (D.Lgs. n. 117/2017) prevede che il Fondo sia destinato a sostenere, anche attraverso le reti associative iscritte nell’apposita sezione del Runts, lo svolgimento di attività di interesse generale ex art. 5 del Codice, costituenti oggetto di iniziative e progetti promossi da Odv, Aps e fondazioni del Terzo settore iscritte al Runts, singolarmente o in partenariato tra loro, nonché dagli enti interessati al processo di trasmigrazione e da quelli iscritti all’anagrafe delle Onlus presso l’Agenzia delle entrate.

 

Le iniziative devono essere promosse dai seguenti soggetti:

  1. Organizzazioni di volontariato (Odv);
     
  2. Associazioni di promozione sociale (Aps) e fondazioni del Terzo settore iscritte al Runts, singolarmente o in partenariato tra loro (si rammenta che la cancellazione del soggetto proponente dai predetti registri comporterà l’immediata decadenza dal beneficio e la conseguente revoca del finanziamento).

    Nota: in considerazione del processo di popolamento del Runts, possono beneficiare delle risorse messe a bando anche le Odv iscritte nei registri di cui alla legge n. 266/1991, le Aps iscritte nei registri previsti dall’art. 7 della legge 383/2000, tuttora coinvolte nel processo di trasmigrazione di cui all’art. 54 del CTS, nonché le fondazioni di cui all’art. 10, D. Lgs. n. 460/1997 iscritte nell’apposita anagrafe delle Onlus presso l’Agenzia delle Entrate.

    La realizzazione di iniziative e di progetti può avvenire altresì con il coinvolgimento di soggetti diversi da quelli di cui sopra.

 

Ambito territoriale e durata delle iniziative

Le iniziative e i progetti di cui all’avviso 2/2023 dovranno prevedere lo svolgimento di attività di interesse generale in almeno dieci Regioni (sono equiparate alle Regioni le Province autonome di Trento e Bolzano) e la durata minima delle proposte progettuali non dovrà essere inferiore a 12 mesi, mentre la durata massima non potrà eccedere i 18 mesi.

 

Finanziamento Enti del Terzo Settore: spese ammissibili

Onde facilitare la comprensione delle spese ammissibili al finanziamento è utile rammentare quanto segue:

  1. costi di progettazione: non possono superare il 5% del costo complessivo del progetto/iniziativa e possono essere imputati anche se sostenuti antecedentemente all’avvio delle attività progettuali o iniziativa;
     
  2. spese generali di funzionamento non direttamente riconducibili alle attività di progetto/iniziativa: devono essere imputate in modo equo, proporzionale, corretto e documentabile;
     
  3. spese per gli oneri connessi all’adeguamento, all’acquisto o al noleggio di autoveicoli e macchinari industriali e agricoli: possono essere ammesse solo se strettamente funzionali alle attività progettuali o iniziativa e, quindi, all’effettiva realizzazione del progetto o iniziativa;
     
  4. costi non ammessi: non sono ammessi gli oneri relativi ad attività promozionali del proponente non direttamente connesse al progetto/iniziativa per cui si chiede il finanziamento; gli oneri relativi all’acquisto di riviste, periodici e pubblicazioni di carattere istituzionale non strettamente attinenti alle attività finanziate; gli oneri connessi a ristrutturazione o all’acquisto di beni immobili; oneri connessi all’organizzazione e alla partecipazione ad appuntamenti istituzionali delle organizzazioni proponenti (ad es. congresso nazionale, regionale o provinciale, seminari e convegni, raduni, ecc.); gli oneri relativi a seminari e convegni non ricompresi nei formulari approvati dal Ministero; ogni altra tipologia di spesa non strettamente finalizzata e riconducibile alla realizzazione del progetto/iniziativa approvato.

 

Importo del finanziamento per gli Enti del Terzo Settore

Il finanziamento complessivo di ciascuna iniziativa o progetto non potrà essere inferiore a euro 250.000 né superare l’importo di euro 600.000 nel rispetto delle seguenti modalità:

  1. nel linite massimo dell’80% del costo totale dell’iniziativa o del progetto approvato, qualora esso sia presentato e realizzato da Aps o da Odv anche in partenariato tra loro;
     
  2. nel linite massimo del 50% del costo totale della proposta approvata, qualora essa sia presentata e realizzata da fondazioni del Terzo settore.
     
  3. la restante quota parte del costo complessivo approvato (cofinanziamento), pari almeno al 20% in caso di Aps e Odv e almeno al 50% in caso di fondazioni del Terzo settore, sarà a carico dei soggetti proponenti, i quali potranno avvalersi anche di eventuali risorse finanziarie messe a disposizione da soggetti terzi.

Nota: i soggetti beneficiari dei finanziamenti dovranno stipulare apposita fideiussione bancaria o assicurativa a garanzia dell’anticipo percepito, pari all’80% del finanziamento ministeriale concesso per l’iniziativa o per il progetto.

 

La presentazione delle istanze

Per la presentazione delle iniziative o progetti dovrà essere utilizzata, a pena di esclusione, la seguente modulistica reperibile sul sito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali:

  • Modello A (Domanda di ammissione al finanziamento);
  • Modello A1 (Dichiarazione di partecipazione al partenariato);
  • Modello A2 (Dichiarazione Rete sugli associati-affiliati);
  • Modello A3 (Dichiarazione di collaborazione);
  • Modello B (Dichiarazioni sostitutive ex artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000);
  • Modello C (Scheda anagrafica del soggetto proponente e degli eventuali partner);
  • Modello D (Scheda della proposta);
  • Modello E (Piano finanziario);
  • Modello-F Elementi inerenti ai criteri di valutazione.

Nota: per il completamento della procedura, è necessario essere in possesso anche di una casella di posta elettronica certificata attiva e tutte le comunicazioni tra il soggetto richiedente il finanziamento e l’amministrazione dovranno avvenire esclusivamente mediante l’indirizzo pec dichiarato nella domanda.

Per qualsiasi comunicazione, il richiedente è tenuto a indicare il numero identificativo assegnato alla domanda presentata e a riportare nell‘oggetto la dicitura: “Avviso n. 2/2023 – art. 72 D.Lgs. n. 117 del 2017”.

Per ogni comunicazione o richiesta dovrà essere utilizzato l’indirizzo di posta elettronica certificata: dgterzosettore.div3@pec.lavoro.gov.it.

 

Come detto le domande posso essere presentate a far data dal dalle ore 12.00 del 16 ottobre 2023 fino alle ore 20.00 del 6 novembre 2023 e la documentazione necessaria dovrà essere caricata sulla piattaforma accessibile al seguente indirizzo https://servizi.lavoro.gov.it/ ( per l’accesso alla piattaforma necessita il possesso dello SPID).

 

Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Avviso 2/2023.

 

A cura di Celeste Vivenzi

Sabato 28 ottobre 2023