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Vediamo quando sarà operativo tale caricamento (per il modello redditi 2024 sarà solo sperimentale) e quali dati verranno trasferiti.
Il nuovo dato destinato ad ampliare le informazioni della sezione degli oneri detraibili del modello predisposto dall’Amministrazione finanziaria riguarda le spese (abbonamenti) sostenute per il trasporto pubblico.
Lo scorso 5 ottobre è stato pubblicato il provvedimento n. 354629, nel quale sono state fissate le modalità con cui gli enti pubblici o gli affidatari dei servizi pubblici di trasporto locale, regionale e interregionale dovranno comunicare all’anagrafe tributaria le spese sostenute dagli utenti per l’acquisto degli abbonamenti, ai fini dell’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata.
Si avrà quindi un altro onere detraibile in più tra quelli inseriti nei modelli 730 e Redditi PF preconfezionati dall’Agenzia e uno in meno da aggiungere da parte dei contribuenti.
Abbonamenti al trasporto pubblico in precompilata: tempistiche
Gli enti incaricati della comunicazione potranno farlo anche se in via facoltativa per gli anni 2023 e 2024 e obbligatoriamente dal 2025.
La comunicazione da effettuare
È richiesta l’indicazione dei dati identificativi dei soggetti abbonati e di quelli che hanno sostenuto le spese al netto di eventuali rimborsi relativi allo stesso anno di sostenimento. L’indicazione del codice fiscale del soggetto pagatore è facoltativa con riferimento alle spese sostenute nel 2023 e diviene obbligatoria a partire dall’anno d’imposta 2024.
Le spese dovranno essere comunicate entro il 16 marzo di ciascun anno tramite i servizi telematici dell’Agenzia e utilizzando i software di controllo forniti gratuitamente dalle Entrate.
Il nuovo adempimento, precisa il provvedimento, riguarda soltanto gli abbonamenti al trasporto pubblico che riportano gli elementi identificativi dell’intestatario (dati anagrafici, eccetera), sono esclusi, quindi, i titoli di viaggio per i quali non è prevista la registrazione di tali informazioni.
Per il solo 2023 non è necessario indicare il codice fiscale dell’acquirente.
Gli invii possono essere ordinari, sostitutivi (delle precedenti comunicazioni ordinarie o sostitutive acquisite positivamente) o di annullamento (delle comunicazioni ordinarie o sostitutive già acquisite positivamente).
Se la trasmissione è andata a buon fine all’utente sarà recapitata una ricevuta contenente il codice di autenticazione per il servizio Entratel o il codice di riscontro per il servizio Fisconline.
In caso di rifiuto del file l’utente riceverà, invece, una ricevuta con i motivi dello scarto.
I dati inviati in ogni comunicazione ordinaria successiva alla prima sono considerati in aggiunta a quelli precedentemente comunicati.
Le possibilità di opposizione
Così come avviene per gli altri tipi di spese comunicate all’Agenzia (primi tra tutte, le spese sanitarie), gli abbonati ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, possono decidere di non rendere disponibili all'Agenzia delle entrate i dati relativi a tali spese e di non farli inserire, quindi, nella propria dichiarazione precompilata.
È consentito in ogni caso ripensarci e inserire gli stessi importi esclusi in prima battuta al momento della modifica e integrazione della dichiarazione dei redditi precompilata.
Occorre esercitare l’opposizione dal 1° gennaio al 16 marzo dell’anno successivo a quello di sostenimento della spesa, comunicandola direttamente all’Agenzia delle entrate.
Per le spese 2023 la modalità su descritta può già essere esercitata.
Nella comunicazione devono essere fornite le stesse informazioni contenute nel fac-simile pubblicato sul sito dell’Agenzia.
Occorre trasmettere l’opposizione, debitamente sottoscritta, unitamente alla copia di un documento di identità, tramite e-mail all’indirizzo opposizioneutilizzospesetrasporto@agenziaentrate.it.
Dagli abbonamenti acquistati nel 2024, si può dichiarare l’opposizione anche direttamente al gestore del servizio pubblico al momento del sostenimento della stessa o, comunque, entro il 31 dicembre dell’anno in cui la spesa risulti sostenuta.
NdR: ricordiamo che per il 2023 è ancora possibile richiedere il bonus da 60 euro per gli abbonamenti al trasporto pubblico locale
A cura di Danilo Sciuto
Martedì 10 Ottobre 2023