Dopo aver trattato i diversi aspetti di compilazione del Quadro RW del modello Redditi 2023, vediamo anche come vanno dichiarate le stock option estere…
Stock option estere e compilazione del Quadro RW: aspetti generali
Ai fini sia del monitoraggio fiscale, sia degli adempimenti dichiarativi:
- le persone fisiche;
- gli enti non commerciali;
- le società semplici ed equiparati;
residenti nel territorio dello Stato, che detengono investimenti all’estero e attività estere di natura finanziaria, a norma dell’art. 4 del D.L. 28 giugno 1990, n. 167, convertito, con modificazioni, dalla L. 4 agosto 1990, n. 227, e successive modificazioni, sono tenuti a compilare il quadro RW del modello Redditi per assolvere agli obblighi sia di monitoraggio fiscale, sia di liquidazione dell’Ivafe-imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero e dell’Ivie-imposta sul valore degli immobili all’estero.
Le stock option su azioni estere, ossia i titoli o diritti offerti ai lavoratori dipendenti e assimilati che danno la possibilità di acquistare, a un determinato prezzo, azioni:
- della società estera con la quale il contribuente intrattiene il rapporto di lavoro;
e/o:
- delle società controllate o controllanti;
non devono costituire oggetto di adempimento nel quadro RW finché non risulta trascorso il cosiddetto “vesting period”, cioè il periodo in cui il soggetto assegnatario non ha la possibilità di esercitare il proprio diritto, in quanto soggetto a una sorta di condizione sospensiva.
Pertanto, solo dopo che risulta trascorso il vesting period, le stock option devono essere indicate nel quadro RW solamente nelle situazioni in cui, al termine del periodo d’imposta, il prezzo di esercizio risulta di entità inferiore al valore corrente del sottostante, in quanto solo in questo caso il soggetto beneficiario dispone di un “valore”