L’Agenzia delle Entrate ha definito i criteri per individuare gli elementi di incoerenza nelle dichiarazioni dei redditi modello 730/2024 che risultano in un rimborso, al fine di effettuare controlli preventivi. Gli elementi di incoerenza riguardano le dichiarazioni dei redditi modello 730/2024 che, presentate dai contribuenti con modifiche rispetto alla dichiarazione precompilata, influenzano la determinazione del reddito o dell’imposta.
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un provvedimento, in data 17 giugno 2024, riguardante i criteri per l’individuazione degli elementi di incoerenza delle dichiarazioni dei redditi modello 730/2024 con esito a rimborso finalizzati ai controlli preventivi.
Va ricordato che il comma 949, dell’art. 1, della legge di Stabilità 2016, apporta modifiche al D.Lgs 21 novembre 2014, n. 175 (Semplificazione fiscale e dichiarazione dei redditi precompilata).
In base alla lett. f), l’art. 5 del citato decreto legislativo, risulta integrato del comma 3-bis.
L’art. 5, indica i casi in cui non si effettua il controllo sui dati della dichiarazione precompilata e stabilisce, altresì, i casi nei quali tale controllo deve essere eseguito.
I controlli preventivi sui 730 a credito eccessivo
Il comma 3-bis introdotto stabilisce che l’Agenzia Entrate può eseguire controlli preventivi, entro quattro mesi dal termine stabilito per la trasmissione della dichiarazione o dalla data di trasmissione qualora tale data fosse posteriore a detto termine, nell’ipotesi in cui la dichiarazione dei redditi viene presentata direttamente o tramite il sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale e risulta differente rispetto a quella precompilata con riferimento alla determinazione del reddito o dell’imposta o incoerente rispetto ai criteri stabiliti con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate, o risulti un rimborso al contribuente superiore all’importo di euro 4.000.