La Cassazione consolida l’interpretazione costituzionalmente orientata della rilevanza dei costi, indipendentemente da qualsiasi irregolarità contabile od omissione dichiarativa del contribuente. Il problema rileva ad esempio in caso di accertamento induttivo per dichiarazione dei redditi omessa.
Ricostruzione induttiva del reddito per omessa presentazione della dichiarazione

Tale principio di diritto è stato ribadito dalla Corte di Cassazione con la recente ordinanza 17 aprile 2023 n. 10192.
In particolare il Giudice di Cassazione ha sottolineato che l’inferenza induttiva alla base della ricostruzione del reddito non può mai trascurare di considerare la deducibilità di costi risultanti dalle fatture emesse dai fornitori (nel caso specifico emesse da subappaltatori).
Qualsiasi giudizio arbitrario nell’indagine del rapporto causale costi-ricavi urta frontalmente con i principi di rango costituzionale che presidiano la giusta obbligazione tributaria.
Il problema delle gravi inadempienze del contribuente
A tal proposito va sottolineato come la Corte di Cassazione già con la sentenza 21 dicembre 2007 n° 27008 ebbe da sottolineare che anche nel caso in cui il contribuente si sia reso responsabile di gravi inadempienze in ordine agli obblighi contabili e dichiarativi, e sì renda quindi legitti

