La tutela giurisdizionale del contribuente, in difetto di notifica dell’atto impositivo, può essere attivata anche a seguito di acquisita conoscenza di quest’ultimo mediante la disponibilità del richiesto estratto di ruolo.
Il tema in argomento, già affrontato dallo scrivente in precedenza, nonostante l’intervento del legislatore, non è stato chiarito a tal punto che gli interventi della giurisprudenza di legittimità e di merito si susseguono sempre più numerosi, e si è in attesa del quesito inoltrato alla Corte Costituzionale.
Estratto di ruolo impugnabile senza notifica: la normativa
Il legislatore ha rivisto di recente la questione, in seguito all’emanazione del dl n. 146/2022 il quale ha previsto, all’art. 3-bis, riformulando il comma 4-bis all’art. 12 del Dpr n. 602/1973 -, che l’estratto di ruolo non è più impugnabile, mentre il ruolo e la cartella potranno essere impugnati per vizi di notifica solo in alcune circostanze.
I ricorsi pendenti avverso l’estratto di ruolo sono ammissibili ma alla luce della nuova normativa di cui al D.L. n. 146/2021, il ricorrente dovrà dimostrare il pregiudizio insorto al momento dell’impugnazione dell’atto impositivo.
Pertanto l’estratto di ruolo non può essere più impugnato, mentre il ruolo e la cartella potranno essere impugnati per vizi di notifica solo in alcune circostanze.
I ricorsi pendenti avverso l’estratto di ruolo sono ammissibili ma alla luce della nuova normativa di cui al D.L. n. 146/2021, il ricorrente dovrà dimostrare il pregiudizio insorto al momento dell’impugnazione dell’atto impositivo
E’ bene ricordare che l'estratto di ruolo è il documento interno che consen