Regolarizzazione errori contabili e revisione legale

di Luciano Sorgato

Pubblicato il 27 marzo 2023

Il limite introdotto dalla legge di bilancio 2023, che consente la regolarizzazione degli errori contabili con effetti anche fiscali per le sole società che sottopongono a revisione legale il bilancio, non appare condivisibile in quanto sarebbero discriminate le imprese che non hanno il bilancio certificato.

L’art. 83, 1° comma, 4° periodo, Tuir, dopo il doppio intervento legislativo avutosi con il Decreto Semplificazioni prima e con la legge di bilancio per il 2023 (commi 273 - 275) poi, dispone testualmente: I criteri d’imputazione temporale di cui al terzo periodo valgono ai fini fiscali anche in relazione alle poste contabilizzate a seguito del processo di correzione degli errori contabili. La disposizione del 4° periodo non si applica ai componenti negativi di reddito per i quali è scaduto il termine per la presentazione della dichiarazione integrativa di cui all’art. comma 8 del DPR 322/1998 e sussistendo gli altri presupposti opera soltanto per i soggetti che sottopongono il proprio bilancio di esercizio a revisione legale dei conti”.

 

Regolarizzazione errori contabili: le novità dall’esercizio 2022

regolarizzazione errori contabiliLa novella legislativa, in vigore per i soggetti con il periodo d’imposta coincidente con l’anno solare già dall’anno 2022, consente la doppia regolarizzazione sia del bilancio, sia della dichiarazione dei redditi dell’esercizio in cui è stato commesso l’errore di imputazione a periodo e sia dell’esercizio in cui si procede alla correzione, senza più la necessità di ricorrere alla presentazione delle dichiarazioni integrative.

In altri termini, come rinvenibile nella Relazione illustrativa di accompagnamento al “Decreto Semplificazioni”, la ratio della novella normativa è quello di attribuire rilevanza fiscale alla correzione degli errori nell’esercizio in cui viene eff