E’ stata introdotta una nuova fattispecie imponibile nell’ambito dei redditi diversi, rendendo espressamente tassabili le plusvalenze derivanti da tali attività. Tuttavia, i commercialisti sollevano alcune perplessità riguardo all’aliquota da applicare per i periodi d’imposta 2023 e 2024, poiché la normativa non la indica in modo esplicito. In particolare, ci si interroga sull’applicabilità dell’aliquota del 26% alle plusvalenze realizzate prima del 2025.
L’aliquota sulle plusvalenze da cripto-attività: evoluzione e criticità
“L’aliquota dell’imposta sostitutiva sulle plusvalenze relative alle cripto-attività” è il titolo di un documento di ricerca elaborato dal Consiglio nazionale dei commercialisti e dalla Fondazione nazionali dei commercialisti.
Cenni sulle cripto-valute
Le cripto-attività possono essere distinte, in generale, in due categorie:
- unbacked crypto–assets, cripto-attività prive di un meccanismo di stabilizzazione che ne ancori il valore a un’attività di riferimento (es. bitcoin, o anche le c.d. stablecoins algoritmiche, il cui meccanismo di stabilizzazione è basato su un algoritmo che ne condiziona la domanda e l’offerta sul mercato);
- asset linked stablecoins, cripto-attività garantite da attività sottostanti (es. valute ufficiali, crediti, merci, etc…) che mirano a mantenere un valore stabile rispetto a una valuta fiat (es. euro o dollari), un bene specifico o un pool o paniere di attività.
Le cripto-valute rappresentano una categoria specifica di cripto-attività, e in particolare una tipologia di moneta “virtuale”, utilizzata come “moneta” alternativa a quella tradizionale avente corso legale emessa da una Autorità monetaria.
La circolazione delle cripto-valute, quale mezzo di pagamento, si fonda sull’accettazione volontaria da parte degli operatori del mercato che, sulla base della fiducia, la ricevono come corrispettivo nello scambio di beni e servizi, riconoscendone, quindi, il valore di scambio indipendentemente da un obbligo di legge.
Si tratta, pertanto, di un sistema di pagamento decentralizzato, che utilizza una rete di soggetti paritari (peer to peer), non s