Il concetto di forza maggiore a causa di ritardi nei pagamenti da parte di pubbliche amministrazioni

di Giovambattista Palumbo

Pubblicato il 10 febbraio 2023

In materia tributaria la nozione di forza maggiore richiede la sussistenza di un elemento oggettivo, relativo alle circostanze anormali ed estranee all'operatore, e di un elemento soggettivo, costituito dall'obbligo dell'interessato di premunirsi contro le conseguenze dell'evento anormale, adottando misure appropriate senza incorrere in sacrifici eccessivi.

La Corte di Cassazione ha chiarito i contorni del concetto di forza maggiore nell’ambito del processo tributario.

 

Il concetto di forza maggiore nel processo tributario

Il caso di Cassazione: omesso pagamento IVA

forza maggiore processo tributarioNel caso di specie, era stata notificata ad una cooperativa una cartella di pagamento per riprese IVA

La contribuente aveva impugnato la cartella innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale, che aveva accolto parzialmente il ricorso, riconoscendo la non debenza delle sanzioni, a cagione della sussistenza dell’esimente della forza maggiore.

L’Agenzia delle Entrate aveva quindi proposto appello e la Commissione Tributaria Regionale lo aveva rigettato, osservando come, nella specie, ricorressero tanto l’elemento oggettivo quanto quello soggettivo per riconoscere la sussistenza della scriminante della forza maggiore, ex art. 6 del Dlgs. n. 472 del 1997, e, conseguentemente la non debenza delle sanzioni.

L’Amministrazione finanziaria proponeva infine ricorso per cassazione, deducendo la violazione e falsa applicazione del combinato disposto degli artt. 5 e 6, comma 5, del Dlgs. n. 472 del 1997, nonché 8 e 10 della L. n. 212 del 2000, per avere la Commissione Tributaria Regionale erroneamente ritenuto giustificato l’omesso versame